La Regione Emilia-Romagna ha confermato la disponibilità a prolungare il monitoraggio della frazione di Santa Maria Maddalena di Ripoli, coinvolta da una frana che si attivò in concomitanza con i lavori di costruzione della galleria Val di Sambro della Variante di Valico.

A seguito delle oggettive preoccupazioni generate dalla frana, che nel 2011 portò allo sgombero di alcuni edifici ritenuti pericolanti, nel novembre sempre del 2011 fu sottoscritto un protocollo operativo. Il protocollo impose ad Autostrade da un lato di effettuare il monitoraggio puntuale della frazione, per garantirne la sicurezza, segnalando per tempo eventuali movimenti anomali, dall’altro di indennizzare i proprietari immobiliari per i danni subiti dai fabbricati.

I dati acquisiti in questi anni fanno dire ai tecnici della Regione che la situazione attuale può tranquillizzare la popolazione, visto il sensibile rallentamento dei movimenti e la stabilizzazione delle fessure segnalate negli edifici. Tuttavia l’Assessorato regionale per la difesa del suolo e delle costa ha convenuto di chiedere ad Autostrade per l’Italia di prolungare il monitoraggio, oltre l’iniziale scadenza prevista per il dicembre 2019. In questo modo si dà risposta alle richieste avanzate l’anno scorso dal Comune di San Benedetto alla Prefettura di Bologna, quale soggetto capofila del protocollo.

In una lettera inviata agli attori coinvolti (prefettura di Bologna, Comune di San benedetto Val di Sambro, Città metropolitana e Autostrade per l’Italia) la Regione si è resa disponibile a farsi parte attiva per la modifica del protocollo esistente in modo che l’accordo, eventualmente in forma semplificata, possa proseguire anche nei prossimi anni.

Per l’amministrazione comunale di San Benedetto si tratta di un risultato positivo sia perché il prolungamento del protocollo rassicura i cittadini sul monitoraggio della situazione da parte di Autostrade, sia perché rappresenta uno strumento un più per calcolare gli eventuali indennizzi ai proprietari nel caso si manifestassero ulteriori danni in futuro.

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