VERGATO: Roberto Giusti è il nuovo Delegato Coni per l’Appennino

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Roberto Giusti

 

Furio Veronesi, ex giocatore di pallanuoto e professore di Educazione Fisica, dopo la nomina a Delegato CONI per la provincia di Bologna, ha provveduto a sua volta a cercare collaboratori per le varie zone. Questo l’elenco completo:

Per l’Appennino è stato quindi scelto Roberto Giusti di Vergato che subentra a Guglielmo Bernardi di Porretta Terme.

 

E’ atteso da un compito non facile, molto impegnativo. Anni fa Franco Faggioli, ora scomparso, per lungo tempo responsabile della Pro Loco di Sasso Marconi,  fondatore della Piazza delle Associazioni e delegato Coni per la mountain bike, definì l’Appennino “una grande palestra all’aperto” considerando quante discipline sportive si possono praticare, ma le difficoltà da superare sono molte, dai collegamenti stradali e ferroviari alla mancanza di fondi.

Roberto Giusti sia per la giovane età che per la vera passione che lo spinge è pronto a partire con grande entusiasmo, facendo anche leva sulle sue dirette esperienze

– Il mio primo approccio con lo sport fu circa 17 anni fa, all’età di 5 anni, quando entrai per la prima volta nella palestrina delle scuole elementari di Vergato per l’attività di giocosport di pallacanestro. Da quel giorno non ho più abbandonato il basket e lo sport in generale, arrivando a praticare anche nuoto per diversi anni tra Gaggio Montano e Sasso Marconi; ho svolto anche un anno di calcio presso l’allora Vergatese nel lontano 2012. Dal 2013 ho iniziato anche l’avventura di aiuto allenatore per la Società Polisportiva Fratelli Zanni di Vergato, questo fino al giugno 2020 quando la società ha deciso di affidarmi ben due gruppi come Capo Allenatore. Per diversi anni ho anche svolto la figura di arbitro per la stessa Polisportiva, superando le 150 partite arbitrate. Infine, dopo tutta la trafila tra le giovanili della Pol.Zanni come atleta e dopo esser stato Capitano per la squadra U18 Zanni, dal 2017 sono stato aggregato alla Prima Squadra del Magic Altoreno, giocando sia in Prima Divisione FIP che in CSI Silver.

Roberto Giusti nella veste di coach 

 

Come sei entrato nel gruppo dei candidati a a collabora con Furio Veronesi ?

– A Marzo 2021 il Sindaco di Vergato, il dott. Giuseppe Argentieri, mi inoltrò una mail riguardante l’apertura delle candidature provinciali CONI, chiedendomi se avessi avuto voglia di provarci. Fino a quel momento non avevo mai minimamente pensato ad una posizione nella massima Istituzione sportiva, soprattutto a soli 22 anni. Prima di ufficializzare la mia candidatura, ho passato diversi giorni a pensare e ripensare, a sentire l’opinione dello stesso Sindaco Argentieri, dell’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese e di tante società del territorio. Man mano che passavano le ore, mi rendevo conto sempre più che nonostante la mia giovane età, potevo davvero provare a dare qualcosa a tutto l’Appennino, ormai isolato e ignorato da tanto tempo dalle massime istituzioni. In tanti momenti delle giornate, continuavano ad arrivarmi messaggi di incitamento e di supporto affinché inseguissi questo percorso, comunque fosse andato, consapevole sí che sarebbe stato difficile cambiare le cose, ma anche che star in silenzio ancora non era più possibile. Sono tanti anni che cerco di mettermi in gioco per il mio paese a livello sportivo e sociale, questa volta si è presentata l’occasione di farlo più in grande e di arrivare dove davvero conta per provare a dare un segnale di vita. Non pensavo di avere tutto questo sostengo e spinta alle spalle, con tanti sindaci e società che hanno messo il proprio nome e la propria firma per un ragazzo di 22 anni di Vergato. Non ho mai pensato che sarebbe stata una passeggiata, ma so che posso dare un mio contributo alla causa con voglia, passione e determinazione!

 

Quali problemi vedi per lo sport in Appennino ?

 – Il principale è il fatto di essere dimenticato, messo da parte, isolato da tutto e da tutti. Poca considerazione negli anni dalle posizioni forti, poca collaborazione e sempre ultimi quando si parla di bandi, occasioni, finanziamenti ed eventi. Abbiamo un bacino di atleti, strutture e impianti che tanti paesi ci invidiano, eppure non riusciamo a valorizzarci. Penso per esempio al Palazzetto di Lizzano, unico nel suo genere qua da noi; la palestra di Porretta, fatta nuova negli ultimi 10 anni ma poco sfruttata e a livello locale e nazionale; la nuova pista di atletica di Vergato, completata e innovata due anni fa e rimane l’unica in Appennino; gli impianti sportivi di Castel D’Aiano ammodernati recentemente e di grande impatto visivo-sociale; il Tiro a Segno Nazionale di Vergato, di rara bellezza e importanza. Questi solo per citarne alcuni, ma la lista potrebbe andare tranquillamente avanti, per non parlare della vastissima diversità degli sport praticati: dai più comuni come calcio, tennis, basket e pallavolo, si passa al tiro a volo, tiro a segno, scii, nuoto, danza classica e ginnastica artistica, ruzzolone, karate, judo, bocce, sci d’erba, atletica leggera, pattinaggio, podismo, ecc.. Dove si possono trovare così tanti sport concentrati in una sola zona montana?! Le occasioni ci sono, le situazioni si possono creare, il futuro si deve costruire. Abbiamo bisogno però di sostengo, informazione, presenza, promozione e condivisione, tutti elementi imprescindibili che dovranno basare la cooperazione CONI-Appennino.

Da cosa partirai ?

 –  Le mie priorità sono quelle di (ri)dare visibilità allo sport in Appennino, di dare voce a tutte le società grandi o piccole che siano, perché il futuro dipende da ognuna di loro. In piccoli paesi come i nostri, è normale avere realtà con tanti iscritti e altre con meno, ma nessuna dovrebbe essere più avvantaggiata di altre, perché è proprio grazie ad ogni singola associazione che i nostri ragazzi possono fare attività sportiva. Non sarà facile cambiare le carte in tavola, ma non possiamo non provarci. Dall’Appennino possono arrivare tanti ragazzi, tanti giovani talenti, tante promesse interessanti che magari un domani vedremo in Nazionale o perfino alle Olimpiadi (vedi Marco Suppini), che come tutti partono da 0 ma con un sogno nel cassetto. Ecco cosa deve fare un’Istituzione come il CONI: permettere ai bambini di sognare e, un giorno, di provare a realizzare il loro sogno sportivo.

 

Il grande impianto del Tiro a Segno di Vergato

 

Assessori allo Sport e Presidenti di Società debbono quindi attendersi una convocazione per formare un collettivo in gradi di lavorare bene e presto….giovani e diversamente giovani dell’Appennino aspettano…

– Prima di proporre e mettere in campo grandi progetti, mi piacerebbe conoscere meglio il sistema e partire da piccole ma fondamentali cose: creare un tavolo sportivo con tutti gli assessori allo Sport dei Comuni dell’Appennino bolognese, in modo da discutere insieme progetti e iniziative, perché lo sport deve includere, non escludere. E io vorrei, nel limite delle mie competenze, partire proprio da chi rappresenta lo sport nei Comuni, perché devono essere loro i primi protagonisti della rinascita sportiva: chi conosce il proprio territorio meglio degli amministratori locali?

Poi vorrei aiutare tutte le società a creare un canale principale di diffusione e di informazione: per allenamenti, per giornate di prova, per partite, per eventi. In Appennino ci sono tantissimi ragazzi che già praticano sport, ma altrettanti che magari non hanno ancora le idee chiare o perfino che non conoscono l’offerta sportiva presente. Dobbiamo far passare il messaggio che esistono tanti sport interessanti, che non sono solamente il calcio, la pallacanestro o il tennis. Quando i cittadini stessi si saranno resi conto della grande offerta sportiva presente su tutto il territorio, allora sì che si potrà pensare di far qualcosa di più grande. Ma prima, come facciamo a promuovere qualcosa se le persone che vi abitano non sanno nemmeno di cosa stiamo parlando?

Poi mi piacerebbe portare le istituzioni stesse in loco, portare il nostro delegato provinciale Veronesi, e magari il Presidente Dondi, direttamente nelle strutture, negli impianti, nei campi da gioco e veder di persona quanto di grande possa offrire il nostro Appennino. Sarebbe bello portare lo sport anche nell’ambiente base dei bambini: la scuola.

Hai un impegno non indifferente nell’Amministrazione comunale di Vergato, sei un allenatore della Pol. Zanni, frequenti l’Università…come riuscirai a conciliare tutto ?

– Sarà un’avventura interessante e costruttiva per me, al pari di tanti altri impegni che mi vedono coinvolto da anni, come il ruolo da Consigliere di maggioranza per il Comune di Vergato, studente universitario, allenatore e giocatore presso la Polisportiva Fratelli Zanni, co-organizzatore di eventi estivi come camp per bambini o tornei sportivi. Sicuramente tanti impegni, ma sono ormai 5-6 anni che la mia vita è così ricca di attività, volte per lo più al sociale e allo Sport. Un impegno importante che si aggiunge alla lista, ma che porterò avanti con grinta e volontà per il futuro del movimento sportivo, dei ragazzi e delle società presenti. Spero di poter dare davvero tanto, e ripagare la fiducia dei tanti che hanno creduto in me! Un sostegno che già di per sé mi incita a proseguire sempre più carico e mi stimola!

 

E hai un “capo” a cui rispondere…Conosco da tempo il prof. Veronesi e so già che sarà a sua volta il più valido dei tuoi collaboratori per promuovere lo sport nel tuo territorio e sempre pronto per i consigli più preziosi

– Furio l’ho sentito diverse volte in questo frenetico periodo, soprattutto dopo la sua nomina a delegato provinciale. Mi ha colpito subito la sua passione e la sua attenzione al tema sportivo, soprattutto verso la Montagna che lui stesso conosce molto bene. Abbiamo parlato su alcuni aspetti che tratteremo insieme e da subito gli ho dato la massima disponibilità su tutto, qualunque sarebbe stata la sua decisione su di me. Mi ha sempre parlato benissimo e in maniera coinvolgente, dandomi tanta fiducia e possibilità di mettermi in gioco. Anche questo aspetto mi gratifica e mi inorgoglisce per quanto fatto fino ad ora per arrivare qui. Spero che tutto ciò sia solo un punto di partenza, convinto che la collaborazione con Furio potrà rilanciare davvero l’Appennino. Stiamo già lavorando alla nascita di un CONI-Point in Appennino, il primo della storia, che gestirò personalmente. Sarà un grande punto d’incontro principale per tutti!

 

 

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