SANITA’ – CISADeP: “Protestiamo per la cancellazione della bozza finale del Patto della Salute”

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Pubblichiamo integralmente il comunicato del CISADeP:

“Al Ministro della Salute On. Roberto Speranza
Al Viceministro della Salute On. Pierpaolo Sileri
Al Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute Dott.ssa Sandra Zampa
Alla Direzione Generale della Programmazione Sanitaria Dott. Andrea Urbani
Al Dirigente del Ministero della Salute Dott. Roberto Laneri
Al Presidente della XII Commissione Affari Sociali On. Marialucia Lorefice
A tutti i Presidenti di Regione e delle Province Autonome di Trento e Bolzano
Regione Valle d’Aosta Dott. Antonio Fosson
Regione Piemonte Dott. Alberto Cirio
Regione Liguria Dott. Giovanni Toti
Regione Lombardia Dott. Attilio Fontana
Regione Veneto Dott. Luca Zaia
Regione Friuli Venezia Giulia Dott. Massimiliano Fedriga
Regione Emilia Romagna Dott. Stefano Bonaccini
Regione Toscana Dott. Enrico Rossi
Regione Umbria Dott.ssa Donatella Tesei
Regione Marche Dott. Luca Ceriscioli
Regione Lazio Dott. Nicola Zingaretti
Regione Abruzzo Dott. Marco Marsilio
Regione Campania Dott. Vincenzo De Luca
Regione Molise Dott. Donato Toma
Regione Puglia Dott. Michele Emiliano
Regione Basilicata Dott. Vito Bardi
Regione Calabria Dott. Mario Oliverio
Regione Sicilia Dott. Nello Musumeci
Regione Sardegna Christian Solinas
Provincia Autonoma di Trento Dott. Maurizio Fugatti
Provincia Autonoma di Bolzano Dott. Arno Kompatscher

Oggetto: Cancellazione dalla Bozza finale versione n. 38 del Patto per la Salute
dell’ex art.16 della Bozza del 27 Maggio 2019 riguardante la revisione e
l’aggiornamento del D. M. 70/2015.

Con profondo rammarico e rincrescimento il CISADeP desidera sottolineare a
tutti Voi la cancellazione dalla Bozza finale del Patto della Salute, versione 38, dell’ex
art. 16 della Bozza del 27 Maggio 2019, che ci avevano assicurato oralmente che
sarebbe rientrato, col quale erano previsti la revisione e l’aggiornamento del D. M. 70/2015, riportato integralmente dopo questa lettera in allegato.

Protestiamo energicamente con tutti Voi, perché il D. M. 70, per come è stato
concepito ed approvato, con numerose istanze da noi prodotte a Voi tutti, è lacunoso
e carente in modo particolare per le Aree Periferiche, Ultrapetiferiche, Diasagiate e
Particolarmente Disagiate del Paese e per la garanzia dei punti nascita in queste Aree,
non assicurando compiutamente le garanzie previste dall’art.32 della Costituzione
nelle stesse, perché i suoi criteri numerici, validissimi per le Aree Metropolitane ed
Urbane, sono difficilmente applicabili in queste periferie, dove la dispersione della
popolazione sul territorio , la carenza di infrastrutture, le difficoltà di comunicazione,
dei trasporti e legate alla viabilità, rendono difficile se non critica e causa di
desertificazione sanitaria la loro applicazione, specialmente per la garanzia
dell’emergenza urgenza e dell’erogazione di tutti i servizi, oltre che a contraddire per
molte Aree i principi della SNAI. Siamo molto delusi, perché in questo modo la
CO COORDINAMENTO ITALIANO SANITA’ AREE DISAGIATE e PERIFERICHE
Sede Sociale:Piazza Vittorio Veneto, 11 Porretta Terme
40046 Alto Reno Terme (BO).
C.F. 91393800379
IBAN :IT 30 S 08472 05533 051000655655
E mail: cisadep@gmail.com
Pec: cisadep@pec.it ============================================================================================ politica si allontana ancora una volta dai cittadini e dai loro bisogni, non contribuendo
a risolvere i problemi concreti dei territori.
Facciamo un ultimo appello a Voi tutti di correggere questa madornale cancellazione, prima dell’approvazione definitiva di questo importante atto, e di ripristinare questo
articolo, particolarmente sofferto ed oggetto di richieste da parte di quasi tutta l’Italia
che vive questi disagi, nella versione definitiva del Patto per la Salute, per ridare
speranza agli Italiani nella politica, ed in special modo a tutti coloro che vi hanno
sostenuto e votato, perché non possono essere delusi da Voi, rappresentanti in cui
sperano.
Chiediamo altresì agli organi tecnici di considerare che le difficoltà della situazione
sanitaria delle periferie è drammatica e di non arroccarsi dietro postulati e aridi
numeri o idee programmatiche spesso influenzate da altri motivi, e piuttosto di
valutare con buonsenso e ragionevolezza le posizioni rappresentate dalla società
civile. Il D.M 70 va riconsiderato, rivisitato, rivisto, aggiornato tenendo presente la
mission essenziale del SSN e dell’art. 32 della Costituzione: oggi c’è questa possibilità
che Vi invitiamo a cogliere, e non abbiamo paura di chiedere ai Governatori di porre il
veto sul Patto per la Salute, se questa importante istanza non fosse recepita.
Distinti saluti
” EX ART 16 Patto per la Salute da ripristinare come scheda 16 Aggiornamento
standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza
ospedaliera” bozza del 27 Maggio 2019.
Il Decreto Ministeriale 2 aprile 2015 n. 70 “Regolamento recante definizione degli
standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza
ospedaliera” ha definito gli Standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi
relativi all’assistenza ospedaliera, assegnando alle strutture erogatrici ruoli specifici e
strutturati secondo livelli gerarchici, definiti in base a caratteristiche standard quali il
bacino di utenza, i volumi di attività erogati, gli esiti delle cure.
Con il citato decreto, Stato e Regioni hanno condiviso un sistema di regole
nell’organizzazione dei sistemi sanitari regionali, con lo scopo sia di standardizzare i
percorsi ospedalieri mediante l’introduzione di reti a complessità progressiva, che di
garantire volumi minimi di attività cui corrispondo migliori esiti, attraverso la
concentrazione della casistica in punti di erogazione predefiniti.
A quattro anni dalla sua adozione, si conviene sulla necessità di revisione e
manutenzione del Decreto, aggiornandone i contenuti sulla base delle evidenze e delle
criticità di implementazione individuate dalle diverse Regioni, nonché integrandolo
con indirizzi specifici per alcune tipologie di ambiti assistenziali (es. punti nascita)

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