Lo stabilimento della BASF a Pontecchio Marconi

 

La struttura è stata costruita in soli 14 mesi, nonostante il lockdown, per un
investimento complessivo di oltre 20 milioni
Il nuovo reparto produce un nuovo stabilizzante luce: una soluzione che
consente di realizzare anche teli da serra più duraturi e resistenti a raggi UV e
altri agenti, a vantaggio dell’agricoltura biologica

Dopo soli 14 mesi di lavori portati avanti con determinazione anche in piena pandemia, BASF inaugura ufficialmente, alla presenza del Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e del Sindaco di Sasso Marconi Roberto Parmeggiani, il nuovo reparto M nel sito di Pontecchio Marconi (BO): il più importante insediamento del Gruppo nel Paese.

Con oltre 20 milioni di euro di investimenti, il nuovo reparto M riafferma il consolidamento
di BASF in Italia, proprio nel 75° anno di presenza del Gruppo nel bel Paese. BASF
continua a puntare sull’Italia: un territorio di eccellenze che ricopre un ruolo significativo
nella strategia di sviluppo del Gruppo. Nel reparto M si produrrà un nuovo stabilizzante luce particolarmente indicato per un settore, quello delle plastiche agricole, di particolare
rilievo per la promozione di un’agricoltura sostenibile.
Il reparto M è stato realizzato utilizzando le più moderne tecnologie e la sua linea di
produzione è totalmente automatizzata, in accordo con le logiche tipiche dell’industria
4.0. Proprio come dimostra anche l’inaugurazione odierna, realizzata avviando la prima
produzione da remoto.

A “schiacciare il pulsante” sono stati il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e il Sindaco di Sasso Marconi Roberto Parmeggiani, già coinvolti nella cerimonia di posa della prima pietra dell’impianto. Una presenza che conferma lo stretto rapporto che lega BASF al territorio e testimonia la proficua collaborazione instauratasi, nel corso del tempo, tra azienda e Amministrazioni locali.

 

Il Presidente Bonaccini ha dichiarato Ringrazio BASF per aver scelto, ancora una
volta, l’Emilia-Romagna per questo nuovo investimento che coniuga innovazione, ricercae sostenibilità. Caratteristiche che raccontano l’idea di futuro che abbiamo in mente per
la nostra Regione. In questi anni abbiamo lavorato molto, e continueremo a farlo, per
rendere l’Emilia-Romagna sempre più attrattiva e in grado di intercettare investimenti di
eccellenza e di qualità come questo: risorse capaci di creare posti di lavoro e valorizzare
le aree al di fuori dei grandi centri abitati. Mentre continuiamo a combattere la pandemia
e a portare avanti la campagna vaccinale, è indispensabile farci trovare pronti per quando
questo incubo finirà: sono convinto che l’Emilia-Romagna abbia tutte le potenzialità per
ripartire prima e meglio delle previsioni”.

“Ci fa molto piacere che un’azienda importante come BASF abbia scelto di inaugurare
l’avvio della produzione del suo nuovo comparto proprio qui, in Municipio – ha aggiunto
il sindaco di Sasso Marconi Roberto Parmeggiani. È un’occasione per rinnovare il
consolidato e proficuo rapporto di collaborazione che esiste con BASF e ribadire, al
tempo stesso, lo stretto legame che il nostro territorio ha con la figura di Guglielmo
Marconi. L’evento di questa mattina conferma, infatti, il valore e la portata delle scoperte
marconiane. Se da questa sala abbiamo potuto avviare la produzione di un intero settore
industriale situato ad alcuni chilometri di distanza, lo dobbiamo alle intuizioni del grande
scienziato che proprio qui, sulle colline di Pontecchio, effettuò gli esperimenti destinati ad
aprire l’era delle moderne comunicazioni senza fili: la gestione automatizzata da remoto
dei processi produttivi è uno dei tanti modi con cui oggi trova applicazione l’eredità
tecnologica di Marconi”.

Il nuovo reparto M produrrà una nuova gamma di stabilizzanti a calore e luce basati su
una molecola sviluppata proprio dal team di ricerca e sviluppo di Pontecchio Marconi. Un
prodotto che fornisce prestazioni particolarmente elevate alle plastiche impiegate per
coperture, serre, reti e macro o microtunnel utilizzati in agricoltura. Un additivo innovativo
che garantisce serre e strutture resistenti e durature consentendo agli agricoltori di
aumentare la produzione, migliorare la qualità degli alimenti e ridurne l’impronta
ecologica.

“Con l’inaugurazione di oggi confermiamo l’impegno a fare crescere la nostra presenza
industriale in Italia. Pontecchio Marconi per noi rappresenta un punto di eccellenza
operativo, di ricerca e di innovazione che abbiamo sostenuto e che continueremo a
sostenere nei prossimi anni. Consideriamo questo obiettivo, raggiunto proprio nel 2021
che è il nostro 75° compleanno nel Paese, beneaugurante per i prossimi anni e per le
sfide future in un momento in cui, tutti noi, siamo alla ricerca di notizie positive e di
speranza” ha commentato Lorenzo Bottinelli, Amministratore Delegato e Vice
Presidente di BASF Italia.

“Durante i lavori, partiti a metà 2019, abbiamo dovuto affrontare, come tutti, la sfida della
Pandemia da COVID 19. Sono orgoglioso che tutti i nostri collaboratori siano riusciti a
lavorare in piena sicurezza rispettando la tabella di marcia prevista. Anche i partner, molti
del territorio, sono stati determinanti per il successo e insieme abbiamo dimostrato, una
volta in più, come con la giusta determinazione sia possibile raggiungere i nostri obiettivi.
Oggi avviamo ufficialmente la produzione certi che sia un segnale positivo per il nostro
lavoro futuro nei prossimi anni” ha dichiarato Manuel Pianazzi, Site Manager del Sito
di Pontecchio Marconi.

 

La presenza BASF a Pontecchio Marconi

Lo stabilimento BASF di Pontecchio Marconi è il più importante del Gruppo in Italia, fa
parte della Divisione Performance Chemicals ed è specializzato in additivi destinati al
mondo della plastica, esportati in oltre 50 Paesi nel mondo. Nato nel 1967 su iniziativa di
un imprenditore locale, dal 2009 fa parte del Gruppo BASF che, con circa 100 milioni di
euro di investimenti negli ultimi 5 anni, lo ha portato ad accrescere le proprie capacità
produttive e a sviluppare programmi di innovazione tecnologica, di ottimizzazione
dell’impatto ambientale e di potenziamento dei sistemi di sicurezza. Il legame tra BASF
e il territorio locale è forte: il sito oggi occupa circa 330 collaboratori ed è una realtà
innovativa che impiega giovani laureati e operatori altamente qualificati.

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