L’intervento si è svolto in località Rivabene a ridosso dell’alveo del Torrente Samoggia. L’opera eviterà futuri allagamenti in una zona residenziale di Savigno.

Nell’ambito degli interventi di manutenzione, in attuazione degli obiettivi della pianificazione di bacino del Distretto Idrografico del fiume Po, approvato nel gennaio 2018, il Servizio Area Reno e Po di Volano, sede di Bologna, ha realizzato un intervento di sicurezza idraulica a Savigno, nel Comune di Valsamoggia (BO).

Si tratta della manutenzione dell’alveo del Fosso del Lupo, in prossimità del centro abitato di Savigno, dove negli anni si sono registrati diversi allagamenti in occasione di eventi metereologici di portata eccezionale.

I tecnici dell’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, in sede di sopralluogo hanno rilevato che le cause di questi ripetuti allagamenti, sono perlopiù imputabili ad un insufficiente deflusso delle acque meteoriche provenienti dal versante ad est dell’abitato di Savigno. Nel tempo rimarrà da valutare l’adeguatezza rete di drenaggio esistente.

Constatato che il canale esistente non permetteva un regolare scorrimento delle acque piovane, si è progettato un’opera funzionale costruita con impegno di spesa  minima (appena 45 mila euro), volta a creare sicurezza idraulica al nucleo di abitazioni presenti a ridosso dell’alveo del Torrente Samoggia, in via del Carso.

L’intervento in località Rivabene, eseguito su area demaniale dall’Impresa Cemir di Reggiolo (RE), è consistito nella realizzazione di un nuovo canale a cielo aperto di idonea sezione che poi attraversa la Strada Provinciale n. 27, con una conduttura in acciaio della lunghezza di 15 metri e di un diametro di 120 centimetri.

Per realizzare l’attraversamento sotterrano si è utilizzata la tecnica dello spingitubo: un sistema di perforazione orizzontale nel terreno con l’inserimento a spinta pneumatica della tubazione. Una tecnica moderna – specificano i tecnici – che ha permesso la realizzazione dell’opera in appena trenta giorni (la perforazione è durata appena 5 giorni, ndr) senza limitare il transito sulla strada.

Più specificatamente l’intervento ha incluso anche le opere per la realizzazione e la protezione del nuovo rio Fosso del Lupo mediante la posa in opera di massi ciclopici.

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