ZOLA PREDOSA: Mostafà Bourazk, Maestro del Lavoro

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L’attestato gli verrà consegnato il prossimo 1 maggio.

di Enrico Pasini

Si parla spesso di integrazione e spesso se ne parla in modo astratto, quasi asettico, esaltando concetti preconfezionati che alla fine con la realtà che viviamo quotidianamente non hanno niente a che fare.

Se vogliamo veramente parlare e capire cos’è l’integrazione dobbiamo guardare le storie di chi in questi ultimi quarant’anni è arrivato in Italia e ci ha costruito il futuro. Suo, ma anche del nostro Paese.

Una bella storia viene da Zola Predosa, esattamente dalla ditta Mav Packaging dove Mostafa Bourazk dal Marocco, arrivò quasi 30 anni fa e dove con sacrificio e costanza ha cominciato a costruire la sua nuova vita.

Il 1 maggio Mostafa diventerà Maestro del Lavoro e gli verrà consegnata la Stella Al Merito del Lavoro.

A raccontare la sua storia è il proprietario e Chief Executive Officer della Mav, William Tozzi, in una lettera mandata al Sindaco di Zola Predosa, Stefano Fiorini.

Mostafa trovò subito lavoro sicuro alla Mav a quei tempi situata a Riale, e William Tozzi lo descrive come persona gentile ed onesta che ha percorso dal suo arrivo in Italia tutti i difficili momenti dell’Extracomunitario. Viveva in una roulotte e poi in container messi a disposizione del Comune fino a trovare un appartamento in affitto, lo stesso che poi ha comprato grazie al sacrificio e ai frutti del lavoro fatto. Sposato con Fatima è papà di due ragazzi entrambi diplomati alla scuola superiore.

“Cosa è l’integrazione se non trovare l’armonia tra le persone?” si chiede William Tozzi, che poi continua.

“Mostava è riservato e schivo , ma sempre presente per gli altri, una vera risorsa per noi Mav e per me persona di grande fiducia. Un ricordo affettuoso va alla memoria di mio padre Giorgio Tozzi, fondatore dell’azienda, che era molto in confidenza con Mostafa, direi quasi amici. Ecco perché per lui in particolare la Stella del Lavoro ha un significato profondo e di riscatto sociale.”

William Tozzi chiude la lettera scrivendo: “Più che sostenere la disponibilità verso gli extracomunitari è meglio dare possibilità e supporto con uniformità a tutti i lavoratori.”

Sicuramente l’integrazione porta anche a momenti difficili, scontri culturali forti che anche gli anni di convivenza fanno fatica a sopire, ma la forza di una bella storia come questa è il sorriso che Mostafa porta sul viso ogni volta che lo si saluta. Che sia in Mav o in giro per Ponte Ronca.

E allora complimenti Maestro del Lavoro Mostafa Bourazk.

Grande Musti!

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