Questo pomeriggio ho appreso che una donna di origine marocchina residente a Silla di Gaggio Montano ha dato alla luce il suo terzogenito in ambulanza; fortunatamente mamma e figlio stanno bene.

Il punto nascita di Porretta è stato chiuso per motivi di sicurezza legati alle linee guida dell’OMS che prevedono almeno 500 parti all’anno ( anche Se si parla di 1000)numeri che noi non possiamo certo raggiungere.

Ora io mi domando: E’ forse più sicuro partorire in ambulanza.. piuttosto che in una struttura attrezzata come era il nostro punto nascite di Porretta ?

Non ho dubbi su quale sia la risposta

Quindi, in qualità di Presidente del Cisadep, mi impegno sin da ora, quando verrò convocata a Roma, a chiedere al Ministro della Salute di rivedere le chiusure dei punti nascite nelle aree disagiate e periferiche d’Italia. Sono convinta che al giorno d’oggi sia inaccettabile partorire i propri bambini in strada. Provocatoriamente mi verrebbe da pensare che allora sarebbe meglio tornare ai tempi in cui le levatrici venivano chiamate a casa. Più realisticamente credo che in una fase così importante come la nascita dei nostri bambini vogliamo e dobbiamo essere tutelate ed avere la sicurezza di partorire in una struttura adeguata. Dopo la chiusura del punto nascite porrettano sono stati a decine i parti avvenuti in strada e in PS non attrezzati…

Non meritiamo anche noi di far nascere e vivere i nostri bambini nei nostri territori ? Io voglio credere che un giorno tutto questo sarà di nuovo possibile.

Il Presidente del Comitato in difesa dell’Ospedale di Porretta Terme 

Emanuela Cioni

Qualcuno si meraviglia ancora a leggere queste notizie ? Non credo. Purtroppo non è il primo caso di parto lungo la Porrettana, e finora è andato tutto bene, ma temo che non sarà l’ultimo se le cose non cambiano come chiede e sollecita da tempo Emanuela Cioni, presidente nazionale del CISADEP e del Comitato di Difesa dell’Ospedale porrettano. Per ora riunioni, incontri e manifestazioni non hanno ottenuto niente di concreto, ma almeno stanno tenendo viva una fiammella che rappresenta una tenue speranza di rivedere a Porretta il tanto sospirato ritorno del punto nascita. 
M.B.
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