Questo pomeriggio ho appreso che una donna di origine marocchina residente a Silla di Gaggio Montano ha dato alla luce il suo terzogenito in ambulanza; fortunatamente mamma e figlio stanno bene.
Il punto nascita di Porretta è stato chiuso per motivi di sicurezza legati alle linee guida dell’OMS che prevedono almeno 500 parti all’anno ( anche Se si parla di 1000)numeri che noi non possiamo certo raggiungere.
Ora io mi domando: E’ forse più sicuro partorire in ambulanza.. piuttosto che in una struttura attrezzata come era il nostro punto nascite di Porretta ?
Non ho dubbi su quale sia la risposta
Quindi, in qualità di Presidente del Cisadep, mi impegno sin da ora, quando verrò convocata a Roma, a chiedere al Ministro della Salute di rivedere le chiusure dei punti nascite nelle aree disagiate e periferiche d’Italia. Sono convinta che al giorno d’oggi sia inaccettabile partorire i propri bambini in strada. Provocatoriamente mi verrebbe da pensare che allora sarebbe meglio tornare ai tempi in cui le levatrici venivano chiamate a casa. Più realisticamente credo che in una fase così importante come la nascita dei nostri bambini vogliamo e dobbiamo essere tutelate ed avere la sicurezza di partorire in una struttura adeguata. Dopo la chiusura del punto nascite porrettano sono stati a decine i parti avvenuti in strada e in PS non attrezzati…
Non meritiamo anche noi di far nascere e vivere i nostri bambini nei nostri territori ? Io voglio credere che un giorno tutto questo sarà di nuovo possibile.
Il Presidente del Comitato in difesa dell’Ospedale di Porretta Terme
Emanuela Cioni