Il Festival del Cinema di Porrettacompie diciotto anni. Un traguardo assolutamente
invidiabile per la manifestazione dedicata al cinema, ideata e realizzata dall’associazione
Porretta Cinemache, in tutto questo tempo e grazie all’ FCP, ha portato avanti l’importante missione di valorizzazione del territorio, ma anche la memoria della cultura cinematografica.
Nella suggestiva ed accogliente sala del cinema Lumière di Bologna, la conferenza stampa di presentazione ha visto la partecipazione del presidente dell’associazioneLuca Elmi , insieme ad Andrea Morini (responsabile programmazione Cinema Lumière), Elena Gaggioli (vicesindaco ed assessore alla cultura del Comune di Alto Reno) e Fabio Abagnato (responsabile dell’Emilia Romagna Film Commission), che hanno illustrato il sempre più nutrito e interessante programma settimanale (dal 7 al 14 dicembre) dedicato al nobile mestiere della settima arte, per un evento ormai atteso da tantissimi residenti del territorio e non solo.
L’ospite più importante del festival è certamente il regista newyorkese Abel Ferrara,
presente a Porretta l’otto dicembre per ricevere il premio alla carriera e per una Masterclass di straordinaria levatura.
Una delle personalità più controverse e particolari, ricche di genio, del cinema
contemporaneo, autore di numerosi capolavori tra cui Driller Killer , Il Cattivo Tenente,
China Girl e Fratelli , solo per citarne alcuni.
Ad Abel Ferrara l’FCP dedicherà una significativa retrospettiva, con otto titoli selezionati.
Otto storie che dimostrano come questo cineasta abbia saputo evolversi nel corso dei decenni, affiancandosi sia alla cinematografia di genere, ma anche immergendosi nelle più svariate sperimentazioni, come dimostra il documentario dal titolo Searching for Padre Pio,
di recente uscita, che farà appunto parte degli otto titoli scelti per descrivere l’estro creativo di Ferrara.
Come già detto, però, il Festival del Cinema di Porretta è anche memoria storica e
cinematografica e, proprio nel venticinquesimo anno della scomparsa di un gigante italiano
della recitazione quale Gian Maria Volontè , la diciottesima edizione della kermesse dedicherà una mostra fotografica a questo insostituibile protagonista, che sarà inaugurata venerdì 6 dicembre.
“ Per noi del Festival, ricordare questi grandi attori e farli rivivere alle nuove generazioni,
attraverso le loro opere, è qualcosa di fondamentale ” ha commentato Luca Elmi “
Gian Maria Volontè è stato indubbiamente una pagina di storia del nostro cinema e dell’Italia che è stata e per questo importante anniversario, non potevamo non impegnarci a fondo per ricordarne il ruolo che ancora possiede. ”
Per l’occasione, lo staff del Festival ha anche pensato ad un evento social davvero originale,
chiedendo a Google di creare un Doodle (ovvero i loghi speciali del motore di ricerca dedicati a una particolare ricorrenza o festività) che omaggi Volontè e che si spera potrà essere pubblicato appunto la mattina del 6 dicembre.
Altra grandissima novità è il Premio dedicato ad Elio Petri(nella foto), già presentato a Roma, che vede in concorso le pellicole italiane dell’anno che si sta concludendo, maggiormente in grado di raccontare la società attuale, proprio come Petri era abile fare nelle sue opere, attraverso l’uso originale del linguaggio cinematografico, in quella che può essere considerata come una sorta di eredità artistica.
Una giuria di qualità, presieduta da Walter Veltroni e composta da Giuliano Montaldo,
Steve della Casa , David Grieco , Giacomo Manzoli, Alfredo Rossi e la stessa
Paola Pegoraro Petri, moglie del grande regista di casa nostra, avrà il non facile incarico di decretare il trionfatore di questa prima edizione dell’importante riconoscimento.
Al vincitore, ospite dell’FCP nell’ultima serata del 14 dicembre, sarà consegnato il piccolo
albero di Natale in bronzo, costruito dagli operai dello storico stabilimento meccanico Demm di Porretta. Un premio ancor più significativo se si pensa che è la copia esatta di quello realizzato al tornio da un unico pezzo meccanico, ricevuto dallo stesso Petri in regalo
dall’azienda di Novara a seguito della conclusione delle riprese de “ La classe operaia va in
Paradiso ”, dove furono girati gli interni della pellicola, che venne appunto ultimata poco prima delle festività natalizie e ricordando il giorno in cui lo stesso film venne presentato in
anteprima nazionale, alla presenza dello stesso regista e di Volontè, proprio alla Demm di
Porretta.
Non meno importante, la settima edizione dell’ormai consolidato concorso Fuori dal Giro,
che vede la partecipazione di tutti quei film indipendenti che hanno ricevuto prestigiosi
riconoscimenti nei festival dedicati, ma che purtroppo non hanno usufruito di un’adeguata
distribuzione nelle sale. Anche quest’anno, i film selezionati sono estremamente interessanti e ben girati ed ogni proiezione in sala vedrà, come di consueto, la partecipazione di regista, tecnici e cast per l’incontro con il pubblico e le risposte a tutte le domande e curiosità che saranno poste. Una ben nutrita giuria, composta da studenti delle superiori di Porretta e dei comuni limitrofi, affiancherà il voto del pubblico ed avrà il compito di dare una menzione speciale al titolo che giudicherà più affascinante.
Tra gli altri appuntamenti da non perdere di questi diciotto anni di Festival di Porretta, la
proiezione del film, in anteprima italiana assoluta, di Michele DiomàDance again with me Heywood” , che vede la partecipazione del premio OscarJames Ivory.
Il 7 dicembre verrà proiettato Broken di Edmond Budina , importante coproduzione tra
Albania, Italia e Macedoni, che sarà preceduto da un importante incontro su cinema e cultura albanese.
Citto Maselli
Sabato 14 dicembre, sarà invece la volta della presentazione del libro di
Giacomo Martelli , “Il cinema di Francesco ‘Citto’ Maselli”, altro grande importante regista italiano anch’egli legato alle figure di Petri e Volonté.
Maselli sarà inoltre presente al festival per la proiezione della sua opera Il Sospetto , dove
riceverà anche il riconoscimento alla carriera.
Tutte le proiezioni del festival si terranno presso il cinema Kursaal di Porretta.
Un compimento della maggiore età di grande importanza, per un festival di cinema e cultura che si concentra sulla qualità e sull’impegno artistico di protagonisti italiani e stranieri, trasformando Porretta in quella Hollywood e Cinecittà nostalgiche che il mondo non ha ancora dimenticato e da cui gli autori moderni si ispirano costantemente, per la gioia di un pubblico attento, consapevole e mai sazio di grandi maestri e grandi film.
Foto da internet
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