ALTO RENO TERME – La voce della scuola: “All’Ist. Montessori – Da Vinci non ci siamo mai arresi e prevale l’ottimismo”

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L’ingresso dell'”Istituto Montessori – Da Vinci”

 

Sono trascorsi circa 13 mesi dall’inizio “ufficiale” della pandemia. Un lungo lasso di tempo che ha lasciato lutti e dolori in tutta la nostra Italia. L’uscita dal tunnel ci viene presentata come prossima (si parla di settembre), ma in realtà questa scadenza ci appare ancora lontana e con i ben conosciuti rischi. Il diffondersi del Covid -19 continua a  condizionare la vita di tutti noi, la vita “normale” è ancora un’immagine tra le nuvole. Anche tutto il mondo della Scuola è diverso da quello che abbiamo conosciuto e vissuto fino a poco più di un anno fa.

I mass media ci danno notizie costantemente aggiornate,  ma per conoscere la reale situazione della Scuola di un piccolo centro come Porretta Terme, dove convergono tutti i giovani studenti dell’Alto Reno, abbiamo voluto sentire la voce del capo di Istituto, la professoressa Luisa Macario, Dirigente Scolastico dell’Istituto Montessori – Da Vinci.

Dopo oltre un anno dall’inizio della pandemia che atmosfera si respìra nella scuola, traspare più demoralizzazione o speranza di uscirne presto ?

– Il protrarsi del periodo pandemico, sicuramente non ha fatto piacere a nessuno, specie a degli adolescenti che vivono di relazioni e di socialità. E’ tuttavia caratteristica del mondo giovanile e compito della Scuola, il coltivare la speranza, sempre e comunque. Nel nostro Istituto non ci siamo mai arresi, anche nei momenti più difficili, abbiamo aiutato i più fragili, individuando caso per caso le loro necessità, dalla strumentazione tecnologica al supporto psicologico, alla cura infaticabile da parte dei Docenti, che ringrazio. Si dice che la scuola sia chiusa, ma non è mai stato vero perchè abbiamo accolto sempre gli studenti con BES e  attivato, fino a quando ci è stato consentito, i Laboratori( con la zona rossa i laboratori non sono attivi, ma ci sono solo i BES). La rete di rapporti col territorio non è mai venuta a mancare, come nella nostra progettualità il supporto del Comune di Alto Reno Terme e della Città Metropolitana, nonchè delle numerose Aziende, con cui continuiamo a collaborare.

Ora siamo nella fase critica e ce ne rendiamo ben conto, per tutto ciò che accade attorno a noi, ma siamo resilienti e speranzosi, specie con l’avanzare della campagna vaccinale.
Molti alunni arrivano dai piccoli borghi sparsi nell’Appennino e debbono viaggiare in treno e bus, si sono riscontrate difficoltà in questo particolare periodo invernale ? 
– Ci sono state molte interlocuzioni con la CM e la TPER, devo dire che hanno dimostrato attenzione per le problematiche dell’ Appennino, tanto da rafforzare i trasporti.
Siamo stati in zona rossa, poi arancione e ora di nuovo rossa, quindi i ragazzi sono stati costretti a rimanere a casa e sono così aumentati i problemi sia per  i genitori impegnati anche nel lavoro che per i ragazzi stessi abituati ad una certa libertà.
– La famiglia, per gli adolescenti, è un luogo di relazione, di crescita, ma anche di scontro per cui la pandemia ha, in qualche caso acuito i contrasti preesistenti, eppoi per un adolescente, avere così tante limitazioni è difficile da accettare. La DDi occupa gran parte dello spazio-tempo degli studenti e sicuramente la relazione, sia pur virtuale, coi compagni e coi professori, è utile.
L’Appennino sta vivendo un momento delicato anche sotto il profilo economico, il virus ha peggiorato tutto, ne possono aver risentito i ragazzi ?
– La situazione economica è preoccupante qui come altrove. Notiamo che parecchie famiglie di immigrati stanno lasciando l’ Appennino, per trovare lavoro all’ estero, tuttavia, nel territorio abbiamo numerose aziende, con cui mi confronto, e che mi parlano della possibilità di una ripresa molto forte in un prossimo futuro, per cui prevale l’ottimismo. D’altronde qui c’è gente forte, rocciosa, che non è abituata ad abbattersi, ma a risorgere ogni volta.
In questo periodo difficile per docenti e discenti c’è stato qualche alunno che si è ugualmente messo in evidenza ?
– Sì, voglio parlare di Lorenzo (ndr Lorenzo Morlino di cui abbiamo pubblicato un articolo a parte), che è un ragazzo iscritto all’ indirizzo informatico del nostro ITIS e che è il modello perfetto delle competenze che dovrebbe possedere il lavoratore del futuro, quindi non solo competenze tecniche, ma anche relazionali, linguistiche, di creatività , flessibilità e sensibilità che ben emergono dalla sua scrittura.

 

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