Medico fisso al “Marconi”: Evangelisti interroga la Città Metropolitana

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Marta Evangelisti,  consigliera metropolitana di Uniti per l’Alternativa, ha depositato una interpellanza in Città metropolitana a seguito del decesso in aeroporto, lo scorso 5 maggio, di un cittadino russo di 53 anni.

La Città metropolitana detiene una quota nella società Aeroporto di Bologna e crediamo sia doveroso che, anche in questa sede, si chiarisca se siano state rispettate le Linee guida dell’ENAC sui Requisiti minimi del servizio di pronto soccorso sanitario aeroportuali”, spiega Evangelisti.

Tra le competenze della organizzazione del presidio sanitario aeroportuale, infatti, rientra anche il personale, medico, paramedico e ausiliario (ad esempio autista di auto medica), prevedendo la possibilità di turnazioni per coprire il servizio in relazione all’orario di operatività dell’aeroporto.

Come noto, è dal primo gennaio 2015 che il Presidio sanitario del Marconi non si avvale di una presenza fissa di un medico – prosegue la consigliera -. Ma la caratteristica dei presidi aeroportuali deve invece essere quella di assicurare la presenza di un medico H24 prevedendo le turnazioni necessarie. Da parte della Azienda ASL di Bologna pare esservi la disponibilità a valutare eventuali richieste della direzione aeroportuale circa la attivazione di una presenza medica presso lo scalo ed è quindi necessario, urgente, che sul tema siano date risposte chiare. Il tempo dei tentennamenti è finito”.

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