“Il pasticcio del Cierrebi. Alla luce degli articoli di stampa chiedo al Signor Sindaco e la Giunta un proprio parere nel merito chiedo inoltre venga esplicitato la linea che il Comune di Bologna intende seguire per garantire che la società sportiva resti attiva”.
Risposta dell’assessore Lepore
“Grazie alla consigliera Scarano per la domanda. Più di un anno fa, forse anche due, la stampa ha dato conto di un mio intervento su questo tema dove dal punto di vista politico io esprimevo il mio rammarico rispetto alla volontà espressa dalla proprietà di realizzare un supermercato al posto della piscina nella struttura sportiva del Cierrebi. Struttura che ricordo essere privata e normata secondo quelle che sono le discipline urbanistiche e edilizie del nostro Comune. Abbiamo sempre affermato allo stesso tempo che, rispetto alle regole urbanistiche e edilizie del Comune, era possibile per la proprietà avanzare un progetto per una riqualificazione di quell’immobile e per il cambio di destinazione d’uso e la realizzazione di una funzione commerciale e quindi che la nostra volontà politica era in qualche modo messa in pausa rispetto a quelli che effettivamente erano i diritti della proprietà secondo i regolamenti vigenti.
Ricostruendo poi quanto intercorso insieme alla collega Valentina Orioli che si è occupata direttamente degli aspetti di sua competenza, posso rendere noto che nel marzo 2018 è arrivata all’Amministrazione una richiesta di valutazione preventiva per la ristrutturazione del centro sportivo da parte della proprietà. Questo progetto è stato valutato però negativamente dall’Amministrazione e pertanto è stata diniegata la valutazione preventiva. In quel progetto la proprietà avanzava un’istanza relativa alla realizzazione del supermercato di cui ho detto prima sulla piscina con un progetto che è stato valutato nel merito – quindi non se si poteva fare o meno, ma proprio nel merito – negativo per una serie di problematiche legate alla mobilità e ad altri aspetti. A luglio 2018 la proprietà ha presentato all’ Amministrazione Comunale una proposta di accordo, ai sensi dell’art. 11 della L 241/90, per la ristrutturazione del centro sportivo, in risoluzione della precedente convenzione del 1985, e la realizzazione di un centro commerciale che è attualmente oggetto di valutazione in ragione dell ’interesse pubblico e del ristoro della eliminazione dei diritti d’uso contenuti nella convenzione attuale.
Attualmente noi abbiamo fatto presente alla proprietà che ci sono delle limitazioni poste dai vincoli vigenti sull’area e abbiamo condiviso anche con il Quartiere che è nostro interesse tutelare al massimo l’interesse pubblico dell’Amministrazione, valutando che qualora la proprietà intendesse portare avanti questo intervento noi cercheremo di ottenere il maggiore interesse possibile per la città e per l’Amministrazione. Quindi questa procedura che è ancora aperta – e di nuovo ripeto si ragiona non sul diritto da parte della proprietà di intervenire, ma su come e su cosa eventualmente l’Amministrazione possa chiedere alla proprietà che intende intervenire. Come sappiamo, ci è stato reso noto dal comitato e anche dalla società di gestione, è stato richiesto un parere all’ AUSL e il risultato è che le distanze che per legge devono essere mantenute dall’area cimiteriale è un limite che in qualche modo copre anche l’attuale struttura. Vorrei far sapere in questa sede, perché mi è sembrato che sui giornali questo aspetto sia apparso poco, che questa legge a cui si è fatto riferimento dice che non si possono realizzare nuovi volumi, ma che all’interno dei volumi esistenti si possono realizzare delle trasformazioni e siamo esattamente in questa fattispecie, cioè abbiamo in aria cimiteriale un complesso sportivo che è già stato costruito, un complesso sportivo che è già stato costruito. Questo cosa comporta? Che la proprietà se volesse andare avanti potrebbe farlo, ma gli effetti sarebbero ancora più nocivi di quelli precedentemente descritti. Cioè per riuscire a realizzare il supermercato all’interno dei volumi esistenti sarebbe necessario, secondo secondo quella che potrebbe essere l’ipotesi progettuale, anche l’abbattimento della palestra accanto alla piscina. Questo ulteriore elemento non fa che confermare la mia opinione come assessore allo sport, ribadita pubblicamente dal sindaco insieme a me in questi giorni, che sarebbe davvero una sciagura realizzare un supermercato sopra un centro sportivo di quell’ importanza ancorché privato.
Non stiamo mettendo in discussione dei diritti che sono comunque previsti dai regolamenti e dalla legge, facciamo un’osservazione dal punto di vista politico e ci assumiamo la responsabilità di invitare la proprietà a valutare delle diverse soluzioni, che siano più coerenti con quello che è lo spirito di questa città nella collaborazione tra pubblico e privato e negli obiettivi sociali e sportivi che spesso sono stati enunciati anche dalla proprietà stessa. Ricordo tutto il dibattito relativo a quanto questa operazione dovesse in qualche modo essere coerente anche con quanto si andava a proporre per lo stadio. Il sindaco si è quindi impegnato a incontrare la proprietà e in particolare anche la parte che rappresenta il Bologna FC, per esporre questa nostra posizione e fare le valutazioni del caso. La notizia che la proprietà ha deciso di chiedere alla società che gestisce in questo momento la struttura di consegnare le chiavi e di chiudere è ovviamente una notizia negativa. In questi anni, grazie sia alla società che gestisce la struttura CSB che prima si chiamava Cierrebi e ovviamente alla disponibilità della proprietà stessa – e questo bisogna dirlo – un centro che prima era privato e riservato ai soci, grazie anche all’intervento dell’Amministrazione. Lo sottolineo perché mi ricordo appelli, con firme e proclami in cui si chiedeva al sottoscritto di intervenire, per realizzare questo obiettivo, obiettivo appunto raggiunto due anni fa, cioè di togliere l’accesso ai suoi soci per allargarlo a tutti i cittadini. Voglio ringraziarli in questa sede perché in questi anni è stato frequentato da migliaia di persone, siamo al loro fianco e cercheremo di fare il possibile affinché questa situazione si risolva in modo positivo. Grazie.”