Tornano in Emilia-Romagna le misure per limitare la circolazione dei veicoli più inquinanti e lo stop agli impianti a biomassa a 1 e 2 stelle, con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria. Anche quest’anno dal 1° ottobre 2019 al 31 marzo 2020, dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 18,30 e nelle domeniche ecologiche, non potranno circolare i veicoli benzina pre-euro e euro 1, diesel fino a euro 3 compreso e cicli e motocicli pre-euro. Saranno interessati alle limitazioni i Comuni che hanno aderito al Pair 2020 quelli cioè con oltre 30.000 abitanti e quelli dell’agglomerato urbano di Bologna (Argelato, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo dell’Emilia, Ozzano dell’Emilia, Pianoro, San Lazzaro di Savena e Zola Predosa). Disco verde, invece, per la circolazione dei mezzi alimentati a metano, gpl, elettrici, ibridi e quelli che viaggiano con almeno 3 persone a bordo, se omologati per 4 o più posti, e con almeno 2 persone, se omologati per 2 o 3 posti a sedere (car pooling). E via libera anche ai trasporti specifici o per usi speciali e ai mezzi in deroga, tra cui quelli di lavoratori turnisti, per chi si sposta per motivi di cura, assistenza o emergenza, chi accompagna bambini a scuola o i meno abbienti (potrà circolare un singolo guidatore con Isee annuo fino a 14mila euro).

Norme per il riscaldamento domestico

Dal 1° ottobre 2019 al 31 marzo 2020 è inoltre in vigore lo stop all’utilizzo di caminetti, stufe a legna o pellet per il riscaldamento domestico di classe 1 e 2 stelle (questa è l’unica novità di quest’anno: l’anno scorso lo stop riguardava solo gli impianti 1 stella) negli immobili civili in cui è presente un sistema alternativo di riscaldamento domestico, che si trovino in tutto il territorio regionale sotto i 300 metri di altitudine (sono quindi esclusi i Comuni montani, specificati dalla LR 2/2004 “Legge per la montagna”) e nei Comuni oggetto di infrazione per la qualità dell’aria. Per le nuove installazioni, in Emilia-Romagna è consentito utilizzare nuovi impianti con classe emissiva 3 stelle o superiore. Dal 1° gennaio 2020 solo nuovi impianti di classe 4 stelle o superiore. E’ inoltre obbligatorio, nei generatori di calore a pellet di potenza termica nominale <35kW, l’uso di pellet certificato da un Organismo accreditato (UNIEN ISO 17225 di classe – AI).

 

Misure emergenziali nei giorni di allerta

Scattano, inoltre, le “misure emergenziali” quando si supera il limite di PM10 per 3 giorni consecutivi (su base provinciale). In questo caso, nei Comuni Pair della provincia nella quale si sono verificati i superamenti, si applica una serie di misure aggiuntive dal giorno seguente a quello di controllo compreso. Il monitoraggio dei dati sulla qualità dell’aria è effettuato due volte a settimana, come nella scorsa stagione: lunedì e giovedì. Il Bollettino è reso disponibile entro le 11 su www.liberiamolaria.it.

Alcuni Comuni hanno anche attivato servizi di allerta con sms o Telegram per comunicare l’attivazione delle misure emergenziali, tra questi la Città metropolitana di Bologna. Nel dettaglio le misure emergenziali prevedono limitazioni alla circolazione estese anche ai veicoli fino a euro 4 diesel compreso; lo stop agli impianti a biomassa per uso domestico fino a 3 stelle (comprese) in presenza di impianto alternativo; l’obbligo di abbassamento del riscaldamento fino a di 19° C nelle case e 17° C nei luoghi di attività produttive e artigianali; i divieti di combustione all’aperto (falò, barbecue, fuochi d’artificio, ecc…), di sosta e fermata con il motore acceso per tutti i veicoli, di spandimento liquami zootecnici senza tecniche ecosostenibili e, infine, il potenziamento dei controlli sulla circolazione dei veicoli nei centri urbani.

 

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