Tutta mia la città….

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foto internapoli.it

 

Con le note e le prime parole di una canzone di moooolti anni fa nella testa, ho dovuto uscire per ben DUE volte nell’arco di due giorni dall’eremo della nostra casa. Ovviamente con : mascherina DOC, guanti chirurgici, scarpe da lavoro da disinfettare alcoolicamente al ritorno, mantella di plastica copri tutto da rimettere nell’impianto di disinfezioni, occhiali e beretta. Così, ben catafratto, sono sceso sulla pubblica via. Gli autobus con al massimo 4-6 persone che transitavano, qualche scooterista, qualche automobilista e ciclista. “Tutta mia la città !”, Bologna. Poi, dato il mio spirito antropologico-matematico, ho incominciato ad osservare le varie persone che vedevo in giro. Almento il 50% dei deambulanti erano persone che portavano a spasso il o i cani. Diciamo che ne avrò incontrati una ventina, tutti, esclusa una bellissima ragazza con tanto di attrezzatura raccogli escrementi e indossante una valida mascherina, tutti gli altri totalmente privi di qual si voglia mezzo di difesa, neppure un fazzoletto messo dinnanzi a naso e bocca tipo rapinatore del west. La cosa potrebbe passare se non ci fosse il fatto che il bipede, ancorato al guinzaglio, viene trascinato dal quadrupede in qualsiasi direzione, anche contro di te per annusarti. La cosa obbliga a fare improvvisi scarti di cammino in qualsiasi direzione pur di non trovarsi abbracciato al bipede. Quindi è assodato che chi è proprietario di un cane non si infetta. Attendiamo lumi statistici dal SSN. Altra categoria persa in questi frangenti sono le signore ultra sessantenni. Anticipo che non alcuna crisi di misoginia, la mia è solo una considerazione demoscopica. Queste signore, mi sono preso la briga di contarle, sia per strada che dentro ad una attività commerciale, e ne ho viste 21,di cui solo 2 con la mascherina. Il fatto potrebbe essere accettato se non fosse che alcune di quelle, almeno 3, una volta dentro al sito commerciale, agivano come se fossero state dentro ad mercato rionale 50 anni fa, ovvero a spinte, passar dinnanzi, allungar le mani sui prodotti e via “infettando”. Posso pensare che sia una categoria non bene informata, ma il comportamento assunto non depone a loro favore. Non è che anche i maschietti datati, ultra 75enni, brillino di luce propria, anzi, più hanno problemi fisici di deambulazione, vista ed altro, più gironzolano all’interno delle scansie di vendita come se non ci fosse nessuno o non vedessero le altre persone. Tutti privi di mascherina e, sarà un’impressione, con la testa nelle nuvole. Questa categoria è più facilmente gestibile delle signore spintonanti e smanazzone giacché è suffiente dirottare. A questo punto, però sono necessarie alcune osservazioni. La prima è un certo numero di mascherine tradiscono la loro origine: sono un prodotto fai da te. Ne consegue che il numero di detti mezzi protettivi è talmente scarso sul mercato da doversi arrangiare. Dopo circa 70 giorni di emergenza sembra che non ve ne siano a sufficienza neppure per gli operatori sanitari. Siamo sicuri di vivere nel 7° paese più industrializzato del mondo ? Altra osservazione: tutto il can can televisivo sulla pandemia ha utilizzato mezzi di comunicazione atti a educare certe categorie sociali ad un corretto comportamento ? Personalmento non ho visto dei filmati nei quali venissero mostrati comportamenti scorretti da non impiegare ed altri con i giusti modi di comportamento. Bisogna pensare che se la categoria più a rischio è quella degli over 75 anni, sarebbe opportuno utilizzare mezzi e linguaggi adeguati alle persone, oltre a fare in modo che possano disporre FACILMENTE di mezzi protettivi. A proposito di linguaggio adeguato agli ultra settantacinquenni, siamo sicuri che un sito internet della G.D. (Grande Distribuzione) farcito di : app, account, link, cockies, provider, customer, delivery ecc. ecc. sia proprio consono a questa classe di età? Così, a spanne, come si dice, non mi sembra che si sia fatto molto per aiutare i nostri vecchi . Certo, saranno un peso sociale e quando ne saranno morti un congruo numero le casse pensionistiche torneranno attive, ma, così, non mi sembra sia la finalità di un paese civile.

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