Che fortuna l’auto elettrica !

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Ho letto che, a causa degli allagamenti causati dalle bombe d’acqua in Emilia-Romagna, le auto elettriche non solo sono risultate le più danneggiate, ma che richiedono un tempo di “quarantena”piuttosto lungo per vedere di poterle riparare. Questo tipo di propulsione che, sino a poco tempo fa, veniva sbandierato come il migliore al mondo, in realtà mostra il suo tallone d’Achille, anzi più di uno. Il primo è legato alla produzione delle batterie che richiede un componente, il Litio, la cui estrazione mineraria richiede sbancamenti colossali. Sai che benefici per il pianeta terra ! Non bastasse, la messa in carica di tali batterie richiedono una quantità di energia elettrica che, allo stato attuale, esempio l’Italia, non sarebbe in grado di fornire che in modesta quantità. E allora ? In attesa delle centrali a fusione nucleare, fra alcuni decenni, se tutto va bene, sarebbe necessario impostare alcune decine di centrali nucleari tradizionali a fissione. Oppure potenziare e costruire nuove centrali a gas o a combustibili fossili. Forse questa soluzione farebbe a pugni con il tentativo di tenere sotto controllo la Crisi Climatica ed il riscaldamento globale. Certo, in un contesto urbano le auto a trazione elettrica contribuirebbero alla riduzione dell’inquinamento, ammesso che in contemporanea si analizzasse l’apporto del riscaldamento e del condizionamento domestico e dello stato dei fondi stradali oltre, ovviamente, ad infrastrutture quali i parcheggi. Vi è , però, anche un ulteriore problema, l’autonomia e la possibilità dei punti di ricarica. Mi ricordo che alcuni decenni or sono, quando si andava a fare turismo in paesi extraeuropei con il proprio veicolo, celebre la 2CV ed anche la 500 fiat che consentivano di andare quasi ovunque, ci si muniva di un paio di canestri metallici di vario litraggio che permettevano di percorrere anche ben più di 1500 km con la assoluta sicurezza di non rimanere fermi per mancanza di carburante. Con l’auto elettrica cosa ci si porta dietro le batterie di scorta ? Un po’ complicato . In questi giorni, lungo strade e zone allagate con più di mezzo metro di acqua melmosa si sono visti in opera trattori di varia estrazione, forse anche i mitici Landini a testa calda, inarrestabili ! Non esistendo la medicina per tutti i mali, sarebbe opportuno rivedere le politiche relative all’auto elettrica, valutarne attentamente e scientificamente, pro e contro ed impiegarle ove il loro utilizzo sia realmente vantaggioso lungo tutta la filiera, dalla produzione delle batterie, alla fornitura elettrica ed al loro effettivo impatto sull’ambiente.

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