Cambiamento di gravità del reato

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Leggendo di tutte le scusanti addotte dai legali di chi commette reati del tipo : furti e rapine nelle abitazioni, furti di auto ed altro, mi ha colpito che una delle ragioni più tirate in ballo per diminuire la gravità del reato e riversarne una sostanziosa parte sulle vittime sia quella, per costoro, di non aver preso tutte le precauzioni, attuati tutti gli strumenti atti ad impedire il reato. In breve chi viene rapinato in casa e non ha messo : inferriate di grosso spessore alle finestre, imposte blindate, porte corazzate con cancello di acciaio, sistemi di allarme di ultima generazione ed altro, è, alla fin fine, meritevole di essere rapinato in casa e, quindi, il rapinatore o i rapinatori sono certi di essere rimessi in libertà entro breve. Mi ricordo che quando ero ragazzino chi compiva un furto d’auto approfittando del fatto che detto veicolo non era chiuso a chiave, aveva un aggravio di pena dal momento che il proprietario dell’auto faceva affidamento al principio di onestà della società. Se ciò che ricordo è vero, da cosa è nato lo scaricabarile di riversare gran parte della responsabilità del reato sulla vittima ? Vado a lume di naso ma credo che la molla di questa deresponsabilizzazione parta dal mondo politico. Se chi siede sulla poltrona del potere e decide di appropriarsi di un bel po’ di danaro del contribuente, sia in conto proprio o sia con la collaborazioni di vari altri sodali, può sempre incolpare chi l’ha votato di incauta fiducia. Insomma l’elettore finisce nel novero di coloro che hanno dato fiducia ad una persona che non la meritava e, quindi, ben gli sta. Se questa visione della giustizia, accompagnata poi da interpretazioni delle leggi che portano deformazioni e benefici alla Casta, se ne evince che, per un elementare processo di cascata verso il basso, anche coloro che commettono reati contro il patrimonio, abbiano le loro sacrosante scusanti. L’Italia, che giudico il Paese dei Furbi o presunti tali, finisce poi per vivere in costante timore sia di politici inaffidabili, vedi la quasi quotidianità di appartenenti a detta Casta beccati con le mani nel barattolo della marmellata, e sia di manovali del crimine che hanno la quasi garanzia di corposi sconti di pena per “colpa” delle vittime. Ne consegue che il “Principio di onestà sociale” sia, oggi, una bella favola.

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