Incidenti facilmente evitabili

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Malgrado la situazione non certo favorevole a giri in montagna con qual si voglia strumento : mountan bike, ciaspole, sci da alpinismo ed altro, ci troviamo dinnanzi ad un certo numero di interventi di soccorso. Sarà una mia impressione, ma mi sembra che vi sia un rapporto tra frequentatori ed interventi del soccorso, piuttosto anomalo; ovvero troppi interventi in proporzione ai frequentatori.

Potrei azzardare una analisi ? Siamo reduci da circa 35 anni di precipitazioni nevose in costante calo, inverni più simili, anche termicamente, ad avanzate primavere. Ci siamo abituati ad una montagna da perenne primavera, non vi è stata la possibilità di formarsi una valida esperienza su quello che è l’ambiente montano. Adesso con nevicate un po’ consone al periodo invernale, temperature di alcuni gradi sotto lo 0 e, spesso, coltri nuvolose con visibilità fortemente ridotta, e così tutte le inesperienze vengono al pettine. Non è facile formarsi un bagaglio tecnico e di esperienza quando si opera, per anni, in un mondo montano che possiamo definire “edulcorato”. Credo che sia opportuno fare appositi corsi al fine di educare chi voglia muoversi in montagna nel periodo invernale, a farlo con cognizione di causa.

Si tratta di disporre di una adeguata attrezzatura, talvolta neppure particolarmente costosa, per agire ed anche bivaccare all’aperto nella neve con i dovuti accorgimenti, più di mestiere che di attrezzature. Dormire a -10 in una zona con forte innevamento è più semplice e sicuro di quanto si pensi. Questo può fare la differenza fra l’assideramento e la sopravvivenza. Bisogna però che qualcuno te lo insegni. Quindi corsi con esercitazioni pratiche a chiunque che decida di andare in montagna con sci da sci alpinismo o con ciaspole. Certo non è un obbligo, è solo una scuola con la finalità di non fare intervenire il soccorso e di impedire incidenti facilmente evitabili.

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