A Marina di Ravenna la mostra:”Guardare oltre 1980-1990 dieci anni di ricerca artistica a Bologna”

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Taglio del nastro domani per “Guardare oltre 1980-1990 dieci anni di ricerca artistica a Bologna“, mostra pittorica curata da Sandro Malossini con il patrocinio dell’Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna che farà rivivere lo spirito e il clima della “Bologna anni ’80”, una città che seppe far crescere l’arte grazie al grande impegno dell’allora amministrazione comunale. L’appuntamento è alle ore 18 alla Galleria FaroArte in Piazzale Marinai d’Italia a Marina di Ravenna dove Simonetta Saliera, Presidente dell’Assemblea legislativa regionale, inaugurerà la rassegna che sarà aperta al pubblico fino al 30 settembre.

Tra oli e tele riaffiorano i ricordi dei protagonisti di uno dei decenni più creativi sotto le Due Torri: i due lustri segnati da Patrizio Roversi e Susy Blady, l’epopea del Dams e di Vito, “Bologna Sogna” e i Gemelli Ruggeri. Da Maurizio Bottarelli a Mirta Carroli, passando per, tra gli altri, Enrico Mulazzani, Maurizio Osti, Vittoria Chierici, Bruno De Angelis, Cuoghi Corsello, Vincenzo Satta e Bruno Raspanti.

La mostra racconta di un decennio d’arte “bolognese” irripetibile, un periodo culturale che con tutte le sue espressioni portò la città di Bologna all’attenzione nazionale ed internazionale.

Musica, spettacolo, letteratura e arti visive nelle loro molteplici forme crearono, attorno ad istituzioni come il DAMS, la GAM, ArteFiera, il più bel biglietto da visita della sperimentazione in Italia.

“Questa mostra documenta le espressioni artistiche e le diverse personalità che operarono in ambito artistico visivo, percorre, con un linguaggio semplice, fatto di sole opere, un racconto della memoria che diventa storia“, spiega Saliera che ricorda come “tra il 1980 ed il 1990 la città di Bologna si rese promotrice di grandi rassegne espositive sulla contemporaneità come la storica ed irripetibile “AnniOttanta”. La presenza delle Istituzioni accompagnò e permise il realizzarsi di eventi che formarono tanti giovani artisti permettendo loro di confrontarsi con un pubblico sempre più attento e competente”.

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