Coronavirus, 12 mila volontari di protezione civile emiliano-romagnoli impegnati nell’emergenza

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Dai primi di febbraio in campo a sostegno della sanità regionale e degli enti locali

Bologna sono stati oltre 12.000  i volontari emiliano-romagnoli di Protezione civile che dal 5 febbraio scorso sono intervenuti a sostegno del servizio sanitario regionale e degli enti territoriali  per la gestione dell’emergenza Coronavirus. Una straordinaria manifestazione di impegno e solidarietà cheha visto coinvolte le associazioni locali mobilitate dall’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile e le sezioni locali di associazioni nazionali attivate dal Dipartimento nazionale.

6.898 volontari provengono dalle associazioni di volontariato locali, comprese le sezioni di AGESCI, FEDERGEV e ANC, e sono stati attivati dall’Agenzia regionale di Protezione civile.

5102 volontari delle sezioni locali di associazioni nazionali sono stati mobilitati dal Dipartimento nazionale della Protezione civile.
Si tratta di 2896 volontari CRI-RER (Croce Rossa Italiana – Emilia-Romagna), 1675 di ANPAs-RER (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze – Emilia-Romagna), 339 di ANA-RER (Associazione Nazionale Alpini – Emilia-Romagna), 173 delle Misericordie (Emilia-Romagna) e 33 di CISOM-Emilia-Romagna (Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta).

Numerose le azioni messe in campo. I volontari hanno aiutato i cittadini più fragili consegnando a casa i farmaci o la spesa; hanno distribuito milioni di mascherine, tute e altri dispositivi di protezione individuale arrivati dal Dipartimento nazionale di Protezione civile o da donazioni e si sono adoperati per  la sanificazione delle ambulanze e dei mezzi di trasporto della sanità e della Protezione civile.Pulmini colonna Mobile attendono infermieri per ER

Si sono occupati del trasporto dei pazienti, dei referti, dei campioni biologici e delle attrezzature sanitarie e del supporto al personale medico della task force del Dipartimento nazionale di Protezione civile, che è stato accolto ed accompagnato nelle strutture sanitarie assegnate in diverse province.

Tra le attività svolte si registrano inoltre il supporto alla sanità regionale per l’allestimento di punti pre-triage, in tutta la regione, presso gli ospedali, le cliniche, le carceri, le caserme e le stazioni ferroviarie.

I volontari delle sezioni locali di associazioni nazionali si sono adoperati per il controllo della temperatura dei viaggiatori presso gli aeroporti di Bologna, Parma e Rimini; e in seguito del controllo della temperatura agli autotrasportatori in ingresso e uscita dal porto di Ravenna, a supporto della Prefettura.DPI CUP Granarolo_2.jpg

L’impegno dei volontari ha riguardato anche il presidio dell’ospedale da campo realizzato dalla Associazione nazionale ANA RER (Alpini Emilia-Romagna) all’interno dei padiglioni della Fiera di Bergamo e la gestione completa del campo soccorritori con funzioni di logistica (trasporto mezzi e materiali, sorveglianza dei varchi, gestione della cucina e della mensa).  A ciò si aggiungono  le attività a supporto delle aziende di trasporto pubblico locale presso la Stazione ferroviaria di Bologna.

( I dati sono riferiti al periodo 5 febbraio-10 giugno 2020, per la CRI i dati riguardano il periodo 5 febbraio-31 maggio 2020).

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