“Nella nostra quotidiana lotta contro gli stereotipi di genere abbiamo ritenuto importante coinvolgere il mondo dello sport, – dichiarano l’assessora alle Pari opportunità Susanna Zaccaria e l’assessore allo Sport Matteo Lepore – un ambito dove le donne devono avere le stesse opportunità degli uomini, senza differenze nell’accesso, nelle retribuzioni e nei premi. Agire in ambito locale significa coinvolgere le società sportive che allenano bambine e bambini proprio perché i pregiudizi devono essere combattuti da subito. Questo progetto vuole anche essere un omaggio a tutte le atlete italiane che, nonostante le difficoltà e le differenze che ancora ci sono, hanno risultati eccezionali”.
Con lo sport si trasmettono valori, si promuove l’inclusione sociale ed è uno strumento di crescita per le ragazze e i ragazzi, senza distinzioni di sesso. La pratica sportiva diventa così uno strumento educativo, di contrasto alle discriminazioni, al disagio e alla violenza.
“È un vero orgoglio riuscire a lanciare la prima Carta dei valori dello sport partendo proprio dalla città di Bologna, così ricca non solo di storia sportiva, ma di storia dei diritti delle donne – sottolinea Luisa Rizzitelli, Presidente Assist -. Mettere nero su bianco principi di rispetto e valori imprescindibili significa dare una guida ed un segnale preziosi al mondo sportivo e alla società tutta. Ci auguriamo che tutti i grandi Comuni italiani seguano l’esempio di Bologna e siamo a disposizione per sostenerli. Un grazie particolare all’assessora Zaccaria e alla presidente della commissione Pari opportunità Roberta Li Calzi che hanno creduto sin dal primo momento in questo grande risultato”.