Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – foto F. Pierantoni
“LE REGOLE DEL CAMMINO”, SOCIETÀ, POLITICA ED EUROPA IN MOVIMENTO INCONTRO CON ANTONIO POLITO E IL CARD. MATTEO ZUPPI
Dopo l’ottimo esordio della serata di mercoledì 9 giugno, coronata da una folta cornice di pubblico accorso per ascoltare il confronto sulla Divina Commedia, fra Franco Nembrini e Mons. Matteo Zuppi, tornano ad accendersi le luci del palco di Villa Pallavicini di Bologna per la seconda serata di “LIBeRI”, la rassegna estiva di incontri con i protagonisti della cultura, dello sport e dell’arte con a tema la speranza. A salire sul palco mercoledì 16 giugno alle ore 21.15 saranno Antonio Polito, Vicedirettore del Corriere della Sera e il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna.
Antonio Polito
Al centro del loro dialogo, moderato da Massimo Ricci, giornalista di E’ TV, sarà il tema del cammino dell’uomo, tanto a livello materiale che etico e spirituale: ideale punto di partenza sarà infatti l’ultima opera di Antonio Polito, il libero “Le regole del cammino – In viaggio verso il tempo che ci attende” (Marsilio, 2020). Un testo che ha il sapore della sfida lanciata alla logica della rinuncia e dell’immobilità che ha minacciato il Paese nei lunghi mesi costellati da lockdown e restrizioni. Un confronto che chiamerà in causa l’Arcivescovo Bologna, sul tema del cammino come sinonimo di speranza.
“Se mettersi in cammino è da sempre sinonimo di ricerca del senso dell’esistenza – si legge nella sinossi dell’opera di Polito -, ancor più oggi uscire dai propri confini, fisici e mentali, è la precondizione per ritrovare sé stessi e l’importanza della comunità. Raccontando incontri, incidenti e scoperte, l’autore ci accompagna in un viaggio a più dimensioni che si intrecciano a ogni passo. Quella materiale, sul Cammino di san Benedetto, da Norcia a Montecassino, nell’Italia dei borghi e dei paesi, solo apparentemente minore. Quella spirituale, alla ricerca dei valori alla base dell’Europa cristiana che affondano le loro radici nell’esperienza delle comunità monastiche, per interrogarci sul rapporto con le cose che ci appartengono (la casa, le memorie) e con quelle che abbiamo solo in custodia e che richiedono le nostre cure (la natura, la terra). La dimensione pubblica, infine, per ripensare il ruolo della politica e delle classi dirigenti alla guida del Paese e rimettere al centro le responsabilità verso chi ci vive accanto, il delicato equilibrio tra libertà individuale e benessere comune, la frugalità come leva di crescita, la leggerezza come condizione di progresso, la fratellanza come riscoperta dell’altro. Una traccia di rigenerazione personale e collettiva, per trasformare un’esperienza fatta di e con i sensi in una nuova capacità di scorgere il senso, il significato e la direzione del nostro camminare, «a un ritmo diverso, meno frenetico, con un passo più lieve, la mente più sgombra, più in pace con sé stessi e perciò più utili agli altri».
L’incontro si svolgerà nella suggestiva cornice di Villa Pallavicini nel Parco Villaggio della Speranza che ospiterà anche gli stand gastronomici, aperti dalle ore 19 e gestiti dalle famiglie ospiti del Villaggio, e il banco libri dalla libreria Ubik di via Irnerio dove sarà possibile acquistare i testi protagonisti delle diverse serate della rassegna. I visitatori potranno anche godere del Giardino Dante, inaugurato il 9 giugno scorso dall’assessore alla cultura del Comune di Bologna, Matteo Lepore e dal Sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, a suggellare un’ideale ponte fra Bologna e la città romagnola nel segno del Sommo Poeta.
Tutta l’area è, naturalmente, family friendly con ampi spazi a disposizione per il gioco libero dei bambini e uno spazio pensato per i più piccoli con dei divertenti gonfiabili ad accesso libero.
