La CTSS metropolitana di Bologna approva il progetto di sviluppo dell’Istituto di Montecatone

Un futuro come struttura pubblica e l’integrazione con l’IRCCS-Istituto delle Scienze Neurologiche 

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Paolo Bordon, Direttore Generale AUSL Bologna

 

La Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria metropolitana di Bologna, presieduta da Giuliano Barigazzi, ha preso in esame e approvato, nel corso dell’ultima seduta, il progetto elaborato dall’Istituto di Riabilitazione di Montecatone per il proprio percorso di sviluppo prossimo futuro. Un passaggio importante, quest’ultimo, che amplia ulteriormente il consenso attorno all’adeguatezza delle proposte all’indomani del placet della regione Emilia-Romagna da parte dell’assessore alla Sanità, Raffaele Donini.

Il Presidente del CdA, Gianni Pieroni e il Direttore generale, Mario Tubertini, hanno parlato di giudizio positivo nonostante la difficile contingenza, motivato da trasformazioni importanti che hanno consentito di realizzare alcuni obiettivi fondamentali del Piano Strategico; per lo sviluppo dell’Istituto sono state esposte le soluzioni contenute nelle quattro direttrici programmatiche sulle quali si intende puntare e sulle quali i componenti della CTSS hanno unanimemente convenuto: il riconoscimento giuridico di istituto pubblico – causa principale di una serie di stalli che non hanno comunque mai compromesso, almeno per ora, la qualità complessiva dell’offerta clinico-riabilitativa e la capacità ricettiva dell’Istituto –, l’adeguamento della struttura e il potenziamento della dotazione tecnologica, l’ampliamento del perimetro assistenziale e scientifico in area Neuroriabilitativa (in sinergia con IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna, Università ed Enti dell’area metropolitana) e, non da ultimo, il potenziamento delle infrastrutture di supporto (tecnico amministrative, sanitarie e scientifiche, in rete con le Aziende Sanitarie metropolitane).

“Un passo importante – ha sottolineato il presidente della CTSSM Giuliano Barigazzi – è stato compiuto per procedere verso l’obiettivo che ha caratterizzato il lavoro della CTSS in questi anni: la piena integrazione delle diverse aziende sanitarie metropolitane e quindi la valorizzazione e crescita delle migliori esperienze. Montecatone è un punto di riferimento nazionale nel suo ambito e con quanto deciso in conferenza non potrà che accrescere il suo ruolo e la sua capacità di risposta ai bisogni. “

“L’approvazione del progetto da parte della CTSS ed il placet della Regione Emilia-Romagna espresso dall’assessore alla Sanità Raffaele Donini ci riempiono d’orgoglio, dando rilievo al percorso individuato dal Cda dell’Istituto di Montecatone e dal direttore Mario Tubertini, in coordinamento con il distretto metropolitano – ha affermato il Sindaco di Imola e Presidente del Circondario imolese Marco Panieri – Il cambio della governance ed i futuri investimenti sulla sanità saranno il volano per rendere l’istituto di Montecatone punto di riferimento d’eccellenza non solo metropolitano e regionale, ma anche nazionale e internazionale. Siamo orgogliosi di questa condivisione in CTSS che mette al centro una vera intesa Metropolitana”.

Sull’impellente – e tutto sommato improcrastinabile – necessità di un cambio di passo, si è espresso anche il Direttore Generale dell’AUSL di Bologna, Paolo Bordon, che ha parlato di «opportunità storica» aggiungendo che «una collaborazione sempre più spinta a livello istituzionale tra MRI e IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna» sarebbe un passo in avanti positivo per entrambe le parti. In piena sintonia anche Andrea Rossi, omologo in AUSL Imola, che ha sottolineato l’opportunità di addivenire alla progettazione di un polo integrato (neuroscienze e riabilitazione intensiva) per l’assistenza, la didattica e la ricerca. Si è spinto ancora più in avanti Raffaele Lodi, Direttore scientifico dell’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche, secondo il quale «unire competenze così importanti in ambito neurologico e riabilitativo offre prospettive di crescita maggiori di quelle attuali perché – ha detto – ciò rappresenta nel nostro Paese un binomio unico per specificità e peculiarità».

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