ZOLA PREDOSA: Comunicato di Legambiente e VWF

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COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO sull’ Accordo Operativo
IUC-ZP 11 RIALE Parco Berlinguer in località Riale (Zola Predosa, BO)

Possiamo affermare con soddisfazione che con la delibera del Consiglio comunale in data 29
dicembre 2021 si sia finalmente conclusa positivamente la vicenda delle “Villette di Zola”, protrattasi per oltre due anni. L’Amministrazione, che fino a pochi giorni prima aveva chiaramente lasciato intendere di volere portare in Consiglio l’accordo per la sua approvazione, ha dichiarato invece decaduto l’accordo stesso e, pertanto, se si volesse procedere ad un intervento su quei terreni ci si dovrà di nuovo sedere al tavolo, ridiscutendone tutti i punti essenziali.

Come si ricorderà le nostre associazioni ed i cittadini di Riale avevano sempre sostenuto che il comparto che si voleva rendere edificabile ricadesse nella tutela degli Art. 9 (Sistema
collinare) e Art. 19 (Zone di particolare interesse paesaggistico-ambientale) del Piano
Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) le cui prescrizioni congiuntamente escludono questa
possibilità.

La norma del PTPR citata non è di solo indirizzo, come ci è stato più volte risposto anche
dall’Amministrazione comunale, ma è vincolante e sovraordinata a tutte le altre, provinciali o comunali che siano e, quindi, nel caso queste ultime fossero in contrasto con la prima potrebbero essere impugnate.
Solo nell’ipotesi in cui l’Amministrazione comunale avesse dimostrato il permanere di quote di fabbisogno abitativo non soddisfacibili all’interno della perimetrazione urbanistica già esistente si sarebbe potuto dare corso attuativo all’accordo di cui si tratta.
Cosa che non è mai avvenuta e non avrebbe potuto esserlo, in quanto è a tutti noto che nel territorio comunale vi siamo moltissimi alloggi di nuova costruzione tutt’ora invenduti o interventi edilizi su aree edificabili non ancora attuati.
Quanto all’aspetto dei “diritti edificatori” acquisiti dagli attuali proprietari ricordiamo che essi, se e nella misura in cui esistono, sono soggettivi e non legati ad un singolo terreno e possono essere esercitati dai proprietari, sulla base della normativa urbanistica vigente, dove è possibile attualmente edificare all’interno del territorio comunale e non dove vogliono.

Avevamo infatti richiesto che fossero fatti valere in un’area non tutelata dalla pianificazione
regionale.
Nell’ultimo Consiglio comunale l’Assessore Russo ha, per la prima volta, dichiarato che l’ipotesi di esercizio dei diritti edificatori in altro luogo è una ipotesi sul tavolo. Di questo cambio di posizione diamo atto positivamente all’Amministrazione comunale.
L’Amministrazione comunale ha motivato la sua decisione con riferimento al fatto che uno dei terreni in parola, come noi avevamo puntualmente segnalato nella nostra lettera del 11/12/2021, sia sottoposto a procedura esecutiva dal Tribunale di Bologna da data anteriore alla firma dell’accordo operativo e che tale fatto fosse stato tenuto nascosto dai proprietari.
Riconosciamo che l’Amministrazione comunale, con senso di responsabilità – anche seguendo il principio di autotutela – abbia prontamente mutato la sua posizione ma non possiamo non ribadire che permane forte la nostra opposizione ad interventi edificatori sui terreni che facevano parte dell’accordo operativo decaduto e che le ragioni da noi sostenute saranno fatte valere nel caso se ne riparlasse in un prossimo futuro.

Vediamo anche con favore il fatto che gli interventi di messa in sicurezza del territorio, ritenuti indispensabili, vengano portati avanti comunque e fin da subito, con questo avvalorando la tesi da noi sostenuta che non fossero indissolubilmente legati all’accordo operativo.

 

Zola Predosa, 6 gennaio 2022

Il vicepresidente del WWF         Il presidente del Circolo LEGAMBIENTE
Bologna Metropolitana              OdV SettaSamoggiaReno

Michele Vignodelli                      Angelo Farneti

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