A Marzabotto la presentazione del progetto dell’ex Cartiera

E’ fissato per martedì 12 luglio un incontro pubblico dove saranno illustrate anche altre iniziative che coinvolgeranno il territorio.

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Martedì 12 luglio alle 21.00 al Teatro di Paglia, nell’Area archeologica del Museo nazionale etrusco di Marzabotto, sarà presentato il progetto di riqualificazione della ex Cartiera di Lama di Reno all’interno del piano integrato metropolitano della Città della conoscenza e della ricerca. Sarà l’occasione per raccontare anche del futuro del Museo e di alcuni progetti in atto nell’Appennino bolognese.

Sono previsti gli interventi di Marco Tamarri, responsabile cultura e turismo dell’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese, che introduce e coordina la serata. Denise Tamborrino, direttrice di MNEMA, Maurizio Fabri, presidente dell’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese, Alessandro Delpiano, direttore Area Pianificazione territoriale della Città metropolitana, Valentina Cuppi, sindaca di Marzabotto, Matteo Gianotti, responsabile Lavori pubblici del comune di Marzabotto, Marco Filipucci, presidente Ordine architetti, pianificatori, paesaggi e conservatori di Bologna e Matteo Lepore, sindaco Città metropolitana di Bologna.

La rigenerazione dell’area industriale dismessa Ex-Cartiera Burgo di Marzabotto è una delle quattro proposte selezionata dalla Città metropolitana di Bologna e fa parte del finanziamento di 157 milioni di euro di fondi PNRR assegnati al territorio bolognese. All’ex Cartiera sono stati destinati 9.694.439,35 di euro.

Valentina Cuppi

 

Valentina Cuppi, sindaca di Marzabotto, ha dichiarato: “abbiamo scelto la città etrusca di Kainua, uno dei luoghi di maggior valore storico e culturale che abbiamo nel nostro territorio, per presentare l’intervento sulla ex Cartiera di Lama di Reno che, inserito nel piano integrato della Città Metropolitana, tornerà ad essere luogo di lavoro e rinascerà come luogo di socialità, cultura e ricerca. Sarà anche l’occasione per raccontare del futuro del Museo Etrusco e più in generale dei grandi progetti in campo per il futuro dell’Appennino bolognese”.

 

 

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