
Un investimento complessivo di 20 milioni di euro con lavori che termineranno nel 2026 e che aggiungeranno un tassello importante alla strategia di sviluppo sostenibile del territorio metropolitano.
Nel 2024 termineranno inoltre i lavori in corso per la realizzazione del tratto di Ciclovia del Sole Sperticano-Riola 21 chilometri di cui 9 in sede protetta (i restanti in promiscuo ciclo-veicolare) finanziati con 2,5 milioni con Fondi FSC – Patto per Bologna gestiti dalla Città metropolitana, ai quali si sono aggiunti 430 mila euro di Città metropolitana e Unione Appennino.
Il tracciato Verona-Bologna-Firenze della Ciclovia del Sole si configura come il primo tratto italiano dell’Eurovelo 7, la ciclovia che collegherà Malta a Capo Nord. Nel 2018 Città metropolitana di Bologna ha sviluppato il Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica (PFTE) della Ciclovia del Sole tra Verona e Firenze, coinvolgendo le quattro Regioni attraversate: Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto.
Con il finanziamento ministeriale per il Lotto prioritario, la Città metropolitana ha affidato l’incarico per l’aggiornamento del progetto di fattibilità, la progettazione definitiva ed esecutiva, la direzione lavori e il coordinamento della sicurezza del tratto di Ciclovia del Sole tra i comuni di Casalecchio di Reno e Marzabotto.
“La Ciclovia del Sole è una sfida importantissima per il nostro territorio, è uno dei due tragitti Eurovelo che attraversano l’Italia, quindi l’unica ciclovia di rilevanza Europea della nostra Regione – commenta Simona Larghetti, consigliera metropolitana con delega alla Mobilità ciclistica -. Su 7400 chilometri complessivi, da Malta a Capo Nord, 153 passano per il territorio della città metropolitana di Bologna ed è un grande sogno quello di riuscire a completare tutto il tracciato con una ciclovia di qualità, accessibile anche a chi fa turismo a piedi, che attraversi i centri abitati del nostro splendido territorio, dalla pianura all’Appennino. Un capolavoro di biodiversità del paesaggio che con quest’opera andiamo a riqualificare. Non si tratta solo di un percorso che stupirà i cicloviaggiatori, ma di un’occasione per riqualificare il nostro paesaggio: dove passerà la ciclovia potremo eliminare gli abusi edilizi, sistemare le frane, costruire ponti che riuniscono sponde da sempre separate, far conoscere frazioni dimenticate e far attraversare i nostri boschi in modo rispettoso per la fauna”.