APPENNINO DA SCOPRIRE: Il “Bosco delle Fate”

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Credete nelle fate? Negli elfi, nei folletti e nelle altre creature magiche, che popolano le fiabe di ogni generazione, con le quali ci siamo emozionati, spaventati o affascinati nel corso della nostra vita?

Credete nei luoghi magici? Regni incantati ove dimorano streghe, giganti e cavalli alati, pronti a farci percorrere il meraviglioso mondo dei sogni e della fantasia?

Beh, ormai siamo diventati irrimediabilmente adulti e, salvo eccezioni, mettiamo a tacere il bambino che è dentro di noi spesso, anche se non troppo volentieri.

La società diventa sempre più frenetica e accelerata per consentirci di sognare come vorremmo e trovare riparo, almeno qualche volta, nella serenità e nella sorprendente realtà di luoghi che esistono ancora nei cassetti del nostro cuore e delle nostre menti, avide di pause di divertimento.

Sono luoghi dove il tempo non conta e lo spazio assume una forma ed un significato differente da quello che la nostra razionalità è abituata a cogliere.

Talvolta, il cinema e la letteratura ci vengono incontro e aiutano a condurci, se il tempo e la vita lo permettono, in quei luoghi meravigliosi, dove non esiste fretta e dove la sofferenza e la delusione perdono di significato, se non di senso.

 

 

Ma se vi dicessi che esiste un luogo del genere anche nella realtà che conoscete?

Stupiti? Se vi dicessi che un Bosco delle Fate potete trovarlo e percorrerlo anche nel nostro Appennino?

Sicuramente sarete increduli o penserete che abbia usufruito di qualche assaggio di troppo di ammazzacaffè… ma vi garantisco che, invece, sto scrivendo la verità.

Una verità tanto sorprendente quanto affascinante, che mi piacerebbe poteste sperimentare in prima persona.

La stagione è quella giusta, i colori e le sensazioni anche.

Il Bosco delle Fate è più vicino di quanto pensiate. Poco prima del Borgo di Castel D’Aiano, altra tappa suggestiva e piacevole di queste colline, nella quale ogni via rappresenta una miriade di storie e scoperte diverse e per tutti i gusti, c’è un percorso che potete tranquillamente fare.

Adatto ad ogni età e ogni tipo di allenamento, quasi sempre lineare: un percorso che accoglie il visitatore nel fitto bosco di castagneti secolari quasi immediatamente, dopo aver percorso il ponticello di legno che sembra fare da giusto varco tra normalità e avventura senza confini.

 

 

Non vi dirò il numero del sentiero in questione, perché vi farei perdere la magia e la suggestione che già vi pervade. Ho torto, forse?

Se proprio doveste trovarvi in difficoltà, basterà chiedere indicazioni per il Bosco delle Fate e vi assicuro che qualcuno potrà certamente indirizzarvi sulla strada giusta per il mondo che già ha saputo del vostro arrivo e vi sta aspettando.

Alberi possenti e altissimi, dai tronchi nodosi e impossibili da abbracciare, vi faranno compagnia, passo dopo passo, mentre avanzerete sotto lo sguardo curioso di qualche scoiattolo o tasso che si trova nei paraggi.

L’atmosfera è quella giusta: lo è sempre, in determinati luoghi…perché è l’atmosfera che voi stessi contribuirete a costruire con l’entusiasmo e la voglia di libertà e stupore che vi terrà compagnia ad ogni minuto di questa gita, nella quale vi imbatterete in cartelli informativi sulla fauna e la flora del posto certo, senza contare le aree didattiche opportunamente segnalate… ma non trascurate la vostra fantasia.

Non ignoratela, perché potrebbe farvi cogliere volti sorridenti o corrucciati tra le venature in legno degli alberi già citati. Una vasta gamma di espressioni, come se il bosco si divertisse bonariamente a scherzare con tutti coloro che lo stanno ammirando.

 

 

Ma le sorprese sono appena all’inizio: sì, perché dopo poco tempo arriverete alle vere e proprie dimore delle fate: piccoli e grandi buchi scavati nella roccia, all’interno dei quali forse dimorano le timide creature di un universo poi non così distante dal nostro.

E forse, sarà la nostra fantasia o i nostri occhi a giocarci qualche scherzo, ma sembra davvero che qualcosa faccia capolino, incuriosito, da quegli anfratti bui e misteriosi.

Il tempo non deve assolutamente essere contro di noi: non dobbiamo avere alcun tipo di fretta, ma prendiamoci ogni singolo secondo e godiamocelo, mentre ci lasciamo prendere dall’estasi di questa appassionante scoperta e lasciamo che le storie d’immaginazione si consolidino nei nostri pensieri.

Proseguendo, gli incontri bizzarri non terminano e ci troveremo davanti ad una colossale giraffa in legno, che domina uno spiazzo vicino al quale potremo rilassarci e goderci un gustoso picnic sulle comode panchine, ma ecco che i più avventurosi potranno confrontarsi con la Roccia che Grida.

Un fantastico omaggio naturale all’opera immortale di Munch, L’Urlo. Che l’artista stesso abbia passeggiato per questi luoghi e si sia lasciato ispirare dalla pietra in questione per realizzare poi il dipinto? Chissà.

Ad ogni modo, nessuna foto e nessun racconto valgono la visione dal vivo, questo posso assicurarvelo. Tra stupore e un pochino di sana inquietudine, la Roccia che Grida vi scruterà a vostra volta, con severità e forse sarà pronta a giudicarvi, guardando nei più profondi meandri del vostro io.

Il Bosco delle Fate è adatto ai sognatori, agli avventurosi che vorranno esplorare (con molta attenzione e l’esperta guida di uno speleologo) la Tana dell’Uomo Selvatico, grotta nella quale le leggende si sprecano sui suoi possibili occupanti.

Ma il Bosco delle Fate è la meta ideale per tutti i camminatori che vogliono immergersi in una natura avvolgente e sfaccettata, che culla chi ne ha rispetto. Un Bosco che accoglie e consente a qualsiasi amante della fotografia di cogliere dettagli e aspetti sempre diversi di quel posto e dona serenità a chi ha voglia e bisogno di respirare e pieni polmoni l’aria pura della zona, mentre si gode la meravigliosa vista panoramica dal Picco del Falco, altro bellissimo punto di interesse.

Il Bosco delle Fate è un luogo sospeso fra realtà e immaginazione: un posto che vi aiuterà a tornare bambini, anche se magari avete qualche difficoltà a ricordare come si fa.

Il Bosco delle Fate è un perfetto equilibrio tra avventura, fascino e magia, all’interno del quale la sospensione di incredulità è d’obbligo, ma mai forzata e dove alberi, sentieri, vallate e profumi si alternano e accompagnano, per un’esperienza veramente unica e, come ho detto, intrisa di pura magia.

Ancora non mi credete?

Beh, sperimentate di persona allora e non potrete fare a meno di convincere anche voi stessi, che la fantasia ed i regni fatati sono alla portata di ciascuno di noi, esattamente quando vogliamo.

Esattamente dove iniziano i sogni e scegliamo di diventare parte di quell’universo che raccontiamo, amiamo e dovremmo portare con noi ogni giorno, per essere migliori e un po’ più felici.

 foto di Fabrizio Carollo
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