L’odore dell’olio per motori, i trofei delle gare che brillano orgogliosamente sulle mensole con le quali condividono spazio assieme a utensili e per stringere, saldare, costruire.
Lo sguardo si perde e non sa dove concentrarsi, ma tutto appare al proprio posto, in quel disordine solo apparente, che rispecchia invece l’entusiasmo di chi lavora a testa bassa senza mai perdere sorriso e goliardia, tra sudore, fatica e quel tipo di sporco che però di conquista e che è simbolo di artigianalità e inventiva.
Una realtà che incanta anche chi, come il sottoscritto, di motori se ne intende ben poco.
Una realtà accogliente e competente che avvolge e cattura, fino a quando entrambi gli occhi restano calamitati da quel gioiello di nuova creazione, che ama lasciarsi guardare.
In tantissimi appassionati, ma anche tanti amici sono intervenuti all’inaugurazione della scattante A112 Abarth, nuovo modello e prototipo che inevitabilmente affascina e interessa lo sguardo di qualsiasi amante delle quattro ruote, ma anche di chi è attento alla creatività e all’esplorazione di nuovi orizzonti, che consentono di superare gli abituali limiti e raggiungere obiettivi ricchi di soddisfazione.
Francesco Fabbri e Alessandro Gualtieri
Un’automobile che rispecchia il duro lavoro di Francesco Fabbri e Alessandro Gualtieri, in collaborazione con l’ingegnere Davide Colombi, con i quali abbiamo avuto modo di parlare a lungo, dalla nascita dell’officina alla passione per le gare ed i progetti per il futuro:
“Tutto è nato nel 2018, dall’esigenza di rimettere in sesto la mia Ford e il modello 126 Abarth che necessitavano di alcune modifiche” inizia Francesco “Inizialmente, lavoravamo nel garage di Alessandro, ma poi ovvie esigenze di spazio ci hanno portato in questo capannone che, inizialmente ci sembrava immenso e impossibile da riempire. Pian piano, abbiamo acquistato gli attrezzi ed i macchinari e ci siamo messi all’opera con sempre maggiore passione, trasformando questo posto in una realtà conosciuta da tutti, nel territorio e un po’ la nostra seconda casa.”
E le gare quando sono arrivate?
Francesco : “Le gare sono iniziate l’anno scorso, a Modigliana, dopo una serie di miglioramenti sulla 126, che ci hanno consentito di essere sicuri e performanti sui percorsi. Abbiamo avuto le nostre soddisfazioni, che ci hanno spinto a migliorare sempre più aspetti come l’assetto, la tenuta su strada e la dinamicità.”
Ciascuno di voi ha le proprie competenze o lavorate in sintonia, confrontandovi sulle attività che portate avanti, sia a livello progettistico che meccanico?
“Beh, pur avendo ognuno le proprie competenze” continua Alessandro “la collaborazione reciproca è fondamentale per raggiungere determinati risultati. Personalmente, mi occupo di progettazione, ingegneria, saldatura e assemblaggio, non disdegnando di essere anche pilota delle vetture, quando le circostanze e il tempo lo permettono. A Francesco sono affidati i lavori di carrozzerie, realizzazione stampi e materiali compositi.”
Quando avete accarezzato l’idea della realizzazione di questa variante così sorprendente del modello 112?
Alessandro: “Abbiamo dovuto riconoscere che, durante le gare, il modello 126 non era abbastanza competitivo, a livello motoristico e tealistico. L’idea di base era quella di aggiornare la vettura, cosa che abbiamo capito molto presto essere estremamente difficile, allo scopo di raggiungere requisiti che potessero rispondere a ciò che avevamo in mente, specialmente nell’ambito di risposta a terra, dal momento che il 126 ha degli evidenti limiti strutturali. Da queste considerazioni” prosegue Francesco “abbiamo capito che dovevamo partire da zero per ottenere quello che avevamo in testa. Tutto il lavoro che abbiamo fatto sul modello 126 è stato fondamentale per realizzare questo prototipo”
Quali sono le novità che si possono riscontrare nel modello 112 che avete realizzato e che lo rendono, di fatto un prototipo nel suo genere?
Francesco: “Sicuramente il telaio, che è l’aspetto più evidente e quello che magari cattura maggiormente l’occhio di chi guarda la macchina. Un altro telaio simile non esiste. Dalle idee di partenza, il tutto è stato poi creato e trasformato in maniera radicale, facendo prove, commettendo errori e sorprendendoci anche noi stessi durante il parto di quest’auto, concentrandoci sulla cura dei dettagli che ad oggi, rispondono perfettamente alle nostre esigenze agonistiche e personali. La realizzazione strutturale è stata certamente la sfida più grande da affrontare e vincere. Non possiamo non dire che ci abbiamo messo molto del nostro, in questo senso.”
Dovendo anche soddisfare gli standard dei regolamenti di gara, immagino…
Alessandro: “Esattamente. Anche i regolamenti in vigore ci hanno, tra virgolette obbligato, ma anche stimolato a trovare la quadra in termini di unione tra gli aspetti più validi del modello 126 e il nostro 112. Quello che ci ricompensa è il fatto, principalmente, che la macchina sia venuta fuori esattamente come l’abbiamo pensata e ci auguriamo che possa essere presa da esempio da altre realtà come la nostra, perché no? Pur ovviamente, assaporando il senso di appartenenza e orgoglio che questo lavoro ci ha regalato.”
Parlando di soddisfazioni, va detta assolutamente la vostra partecipazione alla prossima edizione di Rallylegend…
Alessandro: “Proprio così. Siamo stato contattati dall’organizzazione, che ci ha offerto uno spazio espositivo per la prossima edizione di questa fiera, che si terrà dal 12 al 15 ottobre a San Marino.”
Quali vantaggi comporta questo per voi e la vostra realtà?
Francesco: “Beh, il fatto che sia una manifestazione molto seguita anche a livello extraeuropeo, porta grandi nomi, ma anche numerosi e prestigiosi marchi al suo interno. Per me e Alessandro, trovarci nel mezzo di una realtà del genere è sicuramente un onore, ma anche una grande occasione, in termini di visibilità e speriamo, di future collaborazioni.”
Purtroppo, nonostante l’entusiasmo di amici e molti abitanti di Castiglione e dintorni, il rammarico è quello di non aver avuto l’adeguato sostegno da parte dell’amministrazione e degli organi che dovrebbero, in primis, sostenere attività come quella dei due ragazzi, che potrebbe anche portare un ampliamento esponenziale e possibilità lavorative.
Il risultato dell’impegno e della professionalità è davanti agli occhi di tutti e nelle immagini che potete vedere. Francesco e Alessandro si dedicano con minuzia e sintonia al miglioramento delle quattroruote ed alla creazione di nuovi miracoli meccanici e componentistici, senza che tutto ciò sia il loro lavoro principale, per giunta.
Impegno che, tuttavia, non deve mai dimenticare la creatività e “lo sbuzzo”, come si suol dire, per raggiungere risultati invidiabili come questo.
La realtà dei due giovani può essere esplorata grazie alle pagine social (Facebook e Instagram) Gas Boar Garage, dove è stato caricato anche il video dell’inaugurazione della personale 112 Abarth.
Inoltre, si è svolto domenica scorsa il debutto su strada della vettura, in una prima gara. Debutto che ha suscitato lo stupore e l’interesse del pubblico presente ed ha fornito lo stimolo ai costruttori per nuove migliorie del veicolo, ma anche l’estrema soddisfazione nei confronti del lavoro svolto.