Le estati di Vito al Castello di Bentivoglio

0
555

 

 

BENTIVOGLIO. Il monologo del comico bolognese conquista il pubblico, decretando il successo della terza serata della rassegna estiva, promossa dall’Istituto Ramazzini.

 

Le partenze intelligenti alle tre della mattina per assicurarsi il fresco.

I bar come ritrovo, dove si ascoltavano “lezioni di vita” quasi sempre inventate.

Le estati torride, tra ghiaccioli cof ingurgitati a tempo di record e ombrelloni Algida che non riparavano minimamente dal sole.

 

 

Questi e tanti altri i temi/sketch dello spettacolo ESTATE NELLA BASSA, del comico bolognese Stefano Bicocchi, in arte Vito.

Il terzo appuntamento della rassegna Un’estate al Castello (dopo i fortunati appuntamenti precedenti con Carlo Lucarelli e Francesco Cavestri) ha realizzato il sold out in breve tempo e decine di persone hanno riempito il chiostro del suggestivo e storico contesto della Rocca di Bentivoglio, impossibilitate a trattenere le molteplici risate di fronte agli aneddoti di vita bolognese trascorsa, raccontate con trascinante ironia dal comico nostrano, già protagonista di trasmissioni di successo come Emilio e Lupo Solitario e di una carriera trentennale tra cinema, televisione e teatro, sempre contraddistinta dal successo e dall’amore del pubblico.

Utilizzando il dialetto tipico, l’esilarante presenza scenica e gli sguardi ora basiti ora nostalgici, Vito ha raccontato l’Italia che fu e che ora è profondamente cambiata, ma non così tanto come si potrebbe pensare a prima vista.

Un’Italia fatta di estati torride, di disavventure durante il servizio militare e delle prime esperienze con il gentil sesso all’interno delle discoteche, senza dimenticare ricordi familiari ed un toccante omaggio al padre Roberto Bicocchi, recentemente scomparso che, proprio con Vito, aveva dato vita ad uno show televisivo di cucina di grandissimo successo a livello nazionale.

Ancora una volta, Vito ha dimostrato il proprio amore per le radici e le tradizioni di un paese che, nel bene o nel male, possiede un’identità inossidabile ed una conoscenza e un bagaglio culturale fatto di semplicità e piccoli dettagli che restano nel cuore, così come la gratitudine dell’artista verso il suo pubblico e la voglia incrollabile di farlo divertire quando ce n’è più bisogno.

Uno spettacolo che diverte, ma in grado anche di far riflettere su ciò che eravamo e su come ci siamo evoluti o involuti. Ma si stava davvero meglio quando si stava peggio, oppure anche i tempi di oggi non sono poi così male? L’importante, da quello che il comico racconta, è non perdere mai il senso dell’umorismo e la capacità di prendersi in giro per affrontare le difficoltà e avere la luce della positività necessaria al futuro.

 

 

Il terzo appuntamento di una rassegna che ha incontrato la soddisfazione anche degli organizzatori, come detto dalla neo presidente del Ramazzini Lorena Masotti, ringraziando la ricerca e tutti i collaboratori dell’associazione Onlus che, in tutti questi anni, ha fatto passi da gigante nella ricerca oncologica e nella cura per le malattie più rare e di difficile diagnosi:

E’ sorprendente quanto il pubblico e gli artisti rispondano con così tanto entusiasmo ai nostri appelli, donando generosamente e permettendoci di andare avanti nella nostra continua attività di ricerca, permettendoci fortunatamente un’ampia libertà nelle nostre attività, come associazione. Possiamo solo augurarci che il nostro percorso sia ancora durevole nel tempo, così come la collaborazione e l’entusiasmo del nostro staff e di tutti coloro che ci permettono di esistere.

Fondata nel 1987 dal Professor Cesare Maltoni, ad oggi l’Istituto Ramazzini conta circa 35000 soci ed i laboratori del centro di ricerca sul cancro hanno sede proprio nel castello di Bentivoglio.

Una realtà Onlus tra le più importanti del nostro paese, che anche con l’arte combatte la propria battaglia contro la malattia, trasmettendo un importante messaggio che lega indissolubilmente cultura e benessere.

 

Il 20 luglio, la rassegna si chiuderà con il concerto rock degli Anthera, per il quale sono ancora disponibili biglietti, presso il sito www.istitutoramazzini.it

 

foto di Fabrizio Carollo

SHARE

Lascia un commento

Please enter your comment!
Please enter your name here