Martedì 8 agosto, alle ore 21.00, presso il cinema estivo del centro commerciale Gran Reno, la proiezione del film in calendario “Mon Crime – la colpevole sono io” di Francois Ozon sarà preceduta dal cortometraggio “T’arcordet al Lido? Il racconto della spiaggia di quelli che non andavano al mare” ideato e realizzato dall’associazione Casa delle Acque, in  collaborazione con l’associazione Carta Bianca e il Festival Mente Locale e con il patrocinio di Comune di Casalecchio di Reno e Canali di Bologna.

Saranno presenti Massimo Bosso, sindaco di Casalecchio di Reno, Simona Pinelli, assessora a Culture, Nuove generazioni, Marketing territoriale e turismo, Milena Naldi, presidente Canali di Bologna, Andrea Morini, Cineteca di Bologna, Elisa Filippini e Carolina Monzoni, rispettivamente presidente e direttore artistico di Casa delle Acque, il regista Giulio Giunti per Carta Bianca.

Il cortometraggio si avvale di alcune interviste a testimoni privilegiati del passato e del presente del Lido di Casalecchio, meta apprezzata sin dai primi del 900, come quelle all’ing. Andrea Papetti Ceroni, autore del libro “Quando i bolognesi avevano un Lido a Casalecchio di Reno“, all’ex segretario del Consorzio della Chiusa di Casalecchio e del Canale di Reno Fabio Marchi, agli ex sindaci di Casalecchio di Reno Ghino Collina, Luigi Castagna, Simone Gamberini e all’attuale sindaco Massimo Bosso.

Il corto promuove il più ampio progetto di realizzazione di un vero e proprio docufilm sul Lido di Casalecchio, la Chiusa e il fiume Reno, con l’obiettivo di far conoscere il nostro territorio attraverso i racconti dei casalecchiesi che negli anni hanno frequentato questi luoghi meravigliosi legati all’acqua, evidenziando come la Chiusa, antica opera di ingegneria idraulica tuttora in funzione, riconosciuta dall’Unesco nel 2010 Patrimonio Messaggero di una Cultura di Pace a favore dei Giovani, abbia influenzato la storia di tutti noi e sia alla base della storia del commercio di Bologna, grazie alla formazione dei canali e delle conseguenti “vie della lana e della seta”.

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