“Da Campolo pedalando – 21 itinerari per scoprire l’Appennino”

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La presentazione del libro a Galliera

 

Da Campolo pedalando, 21 itinerari cicloturistici sugli Appennini tra Emilia e Toscana è un libro di Tiberio Rabboni uscito nelle scorse settimane, edito dall’associazione Vivi Campolo 2023. Il testo è un oggetto editoriale gradevole, curato nei dettagli. La carta è spessa, le pagine di copertina suggestive, così come la mappa tematica allegata. I testi si alternano alle fotografie originali, quasi tutte scattate dallo stesso autore, e agli eleganti acquerelli dell’architetto inglese Bill Homes, appassionato studioso dell’architettura e dell’urbanistica della montagna bolognese.

Rabboni, dopo la pubblicazione de La via Emilia, una strada tra la terra e la tavola, torna ad occuparsi del territorio emiliano. Lo sguardo è focalizzato sul corso appenninico del fiume Reno senza trascurare i versanti più prossimi della confinante Toscana e il crinale modenese alle pendici del monte Cimone. Questa volta il cibo, pur presente e spesso evocato nel libro, resta sullo sfondo: a farla da padrone sono i paesaggi e la storia dell’Appennino, solcato a cavallo dell’inseparabile bicicletta da corsa. L’autore non è nuovo al tema: qualche anno fa aveva diffuso Bicivagando per l’Appennino, una guida cicloturistica in cui aveva raccontato la magia dell’incontro tra le due ruote e il panorama montano. Il nuovo testo ridefinisce gli itinerari già tracciati, assumendo come punto d’origine Campolo,  frazione di Grizzana Morandi che la regione Emilia-Romagna ha individuato come beneficiario dei fondi PNRR stanziati dal bando borghi. La vallata che dalla rocchetta Mattei sale fino al santuario di Montovolo sarà nei prossimi anni coinvolta in un articolato processo di rigenerazione urbana. Molte le azioni finanziate dai denari europei per valorizzare il territorio: dalla scuola di alta formazione per il restauro conservativo, alla casa delle arti, alla manutenzione straordinaria di Casa Morandi, al recupero della lavorazione della pietra locale, che riprende un’antica tradizione, all’incremento dei servizi per il turismo lento. Da Campolo pedalando è un mezzo efficace per lasciarsi sedurre dalle meraviglie dei luoghi, destinato a chiunque: turisti curiosi di esplorare una porzione d’Italia lontana dalle rotte vacanziere e abitanti distratti dalla bellezza che li circonda. Di itinerari ce ne sono per tutti i gusti, si varia dai paesaggi (quasi) alpini del Corno alle Scale, alla sorgente da cui scaturisce il Reno, fino alle colline toscane che circondano Montecatini Alto. Una breve descrizione, la fotografia di uno scorcio mozzafiato e il tratteggio di un acquerello spingeranno chiunque ad armarsi di una robusta
bicicletta, non importa se muscolare o elettrica, e a iniziare a pedalare lungo le aspre vallate montane. La redazione di Reno News ha posto all’autore alcune domande.

Tiberio Rabboni in bici

 

Come nasce la tua passione per la bicicletta?

Sono cresciuto in mezzo alle due ruote. Nella bassa, dove sono nato, la bicicletta era il principale mezzo di spostamento. Fu un ciclista amico di mio padre a farmi annusare il clima agonistico portandomi con sé alle gare. Si chiamava Vittorio Poletti, era di Poggio Renatico ed è stato un professionista fra gli anni ’50 e ’60. Poletti fu per lungo tempo gregario di Gastone Nencini, il leone del Mugello, vincitore di un Giro d’ Italia e di un Tour de France. Da adulto ho sentito l’esigenza di ritagliarmi dei momenti dedicati all’attività fisica, inizialmente alternando bicicletta e podismo. La corsa si sviluppa su circuiti che tendono a essere ripetitivi mentre il ciclismo, che preferisco, permette di guardarsi intorno, associando allo sforzo fisico l’attenzione al paesaggio. Negli ultimi anni ho intensificato molto la pratica ciclistica percorrendo una media di circa 10.000 km a stagione. L’Appennino, con le sue meraviglie, ha fatto il resto: la natura vigorosa, le diffuse testimonianze del passato millenario continuano ad affascinarmi, pedalata dopo pedalata.

Ci racconti come hai fatto a trasformare la tua passione sportiva in un libro di promozione territoriale?

Ho cominciato a raccontare le mie escursioni su Il Tiro, un magazine on line curato da amici bolognesi, soffermandomi sugli aspetti storici e naturalistici. Quei primi articoli mi hanno fatto percepire la curiosità del pubblico per il racconto del territorio abbinato all’attività motoria. Gli amici di Vivi Campolo hanno letto ciò che avevo scritto, proponendomi di trasporre il materiale in una pubblicazione che avesse come punto centrale Campolo.

Da Campolo pedalando dove si potrà trovare?

Il libro viene venduto durante le presentazioni che stiamo facendo in giro per la provincia. Lo si può comunque trovare presso ExtraBo, l’ufficio turistico della città metropolitana aperto in piazza Nettuno a Bologna, presso Bici Malini a Casalecchio di Reno, presso il negozio Carboni & Contini di Riola di Vergato o richiedendolo all’ associazione Vivi Campolo. Al termine degli incontri vorremmo proporne la distribuzione ad alcune librerie del territorio, per facilitarne la diffusione. Io ho messo a disposizione gratuitamente i testi e buona parte delle fotografie. Altri amici hanno fornito immagini e Bill Homes gli acquerelli che
impreziosiscono il testo. Il ricavato resterà nella disponibilità della pro loco per la realizzazione di altre iniziative a favore del territorio. Colgo l’occasione per ringraziare Bill, Roberta e Loris Bertuzzi e coloro che hanno reso possibile la pubblicazione del libro.

Stai presentando il libro in giro per il territorio. Ci ricordi i prossimi appuntamenti?

Il 19 ottobre, alle ore 18, presenteremo Da Campolo pedalando all’Enoteca italiana in via Marsala a Bologna. Parteciperanno all’incontro Marco Palmieri, amministratore delegato di Piquadro e Mauro Felicori, assessore regionale alle politiche culturali e al paesaggio. Il 20 Ottobre, saremo a Porretta Terme, presso la locale sede CAI, insieme agli amici di Happy Trail, Porrettana Bike e dello stesso CAI, sempre alle ore 18. Il 1° novembre parteciperemo alla seconda sagra dedicata alla mela Rosa Romana che si svolgerà a Grizzana Morandi. Successivamente saremo di nuovo a Bologna e a Castel Maggiore.

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