TEATRO: Al Teatro Duse una stagione “Senza Spine”

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Non appena si varca la soglia del Teatro Duse di Bologna, uno dei più storici, la sensazione che subito avvolge non è soltanto quella di cultura, ma anche e soprattutto una piacevole ventata di calore umano e di corroborante isolamento dal caos e dalla frenesia del mondo esterno. Una sorta di bolla rilassante, nella quale si avvicendano innumerevoli storie, tutte diverse, ma altrettanto emozionanti, divertenti e commoventi. Storie della città felsinea, storie che affondano le radici in un passato ormai remoto, storie fantastiche che vanno oltre il tempo e l’immaginazione. Storie di umanità, musica e tanto altro su un grande palcoscenico che, di stagione in stagione, abbraccia un pubblico sempre più ampio e sfaccettato.

Nella foto da sn Gabriele Scrima, Matteo Parmeggiani e Tommaso Ussardi

 

E la nuova stagione del Teatro Duse promette tutto questo e, se possibile, ancora di più, come si è letto negli sguardi entusiasti di Gabriele Scrima, direttore organizzativo della struttura, ma anche di Tommaso Ussardi e Matteo Parmeggiani, direttori artistici dell’orchestra Senzaspine, da tempo gradita habituè del teatro e sempre innovativa nei suoi spettacoli, che esplorano l’universo musicale a tutto tondo, spaziando da opere illustri, ma mettendo in scena anche spettacoli che evolvono costantemente e conducono le persone nelle varie dimensioni della musica stessa, da sempre un’arte che si presta enormemente al confronto ed all’evoluzione.

Nella rassegna stampa tenutasi presso il foyer del teatro, i tre anfitrioni hanno illustrato agli ospiti presenti un elenco succoso di appuntamenti, che aprono l’undicesima stagione dell’orchestra Senzaspine, che coincidono anche con i duecento anni del Duse. Un traguardo importantissimo ed una collaborazione sempre più salda, confermata dalle parole del maestro Ussardi:

Senzaspine considera ormai il Teatro Duse come la propria casa. Siamo praticamente partiti da qui e sul palco di questo teatro abbiamo potuto sperimentare diverse forme di espressione musicale, non soltanto per venire incontro al pubblico, ma anche per mettere in discussione noi stessi e stimolare la nostra vena bizzarra e giocosa.

Tommaso Ussardi

 

Sette spettacoli, che partono con lo spettacolo Tutto Film Music, concerto dedicato alle colonne sonore più importanti, passate e presenti, che sono ormai entrate nel tessuto quotidiano di ognuno di noi e Bollicine, spettacolo che è divenuto ormai vero e proprio cavallo di battaglia della nostra orchestra. Ma Senzaspine si esibirà anche con le opere Cenerentola di Rossini e La Traviata di Verdi, senza dimenticare la preziosa collaborazione con la Cineteca di Bologna e il maestro americano Timothy Brock, in veste di direttore d’orchestra e compositore, per il film College di Buster Keaton del 1927.

Indubbiamente interessante anche lo spettacolo Sinfonica 3D, che andrà ad approfondire tutti gli aspetti e le sfumature strutturali ed emozionali della musica, nel suo insieme.

Ma la musica ha un senso oppure no?

Certamente sì, afferma con sicurezza il maestro Parmeggiani :

Siamo molto orgogliosi di questo nuovo progetto, ideato e realizzato per rendere la musica fruibile a tutti coloro che soffrono di disabilità sensoriale. Ogni spettacolo rispecchia questo impegno a 360°, per una musica appunto senza spine, un vero e proprio marchio per la nostra orchestra. Un dispositivo bluetooth verrà rilasciato allo spettatore che utilizza un impianto cocleare. Tramite un qrcode, opportunamente fornito prima dello spettacolo, lo spettatore potrà ascoltare l’intera esibizione in maniera ottimale, per una immersione sensoriale più completa.

Un’orchestra fatta di artisti che non smettono mai di innovare le loro tecniche, quindi. Un gruppo di persone alla continua ricerca di talenti che possano esprimere le loro capacità sul palcoscenico del Duse, ma anche impegnati ad associare musica, immagini, intrattenimento e tutto ciò che è amalgamato nell’universo dell’arte e che sul teatro riesce a trovare fra le sue espressioni più potenti.

Lo vedi, lo senti, lo provi e non ti lascia più. Il teatro è tutto questo e molto di più.

Impossibile da descrivere ma semplice da sentire.

 

foto di Fabrizio Carollo

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