Il gran finale del Bologna di Mihajlović

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La Serie A 2018-19 ha appena calato il sipario portando dietro di sé una serie di verdetti, tra i quali spicca ovviamente quello dell’affermazione della Juventus come campione d’Italia, titolo vinto per l’ottava volta consecutiva. Oltre alla qualificazione in Champions League di Napoli, Inter e Atalanta e alle retrocessioni di Empoli, Frosinone e Chievo Verona, vi sono state alcune squadre che si sono distinte per il rendimento espresso durante l’anno. Tra queste vi è sicuramente il Bologna, capace di passare dal diciottesimo posto, quindi dalla zona retrocessione, al decimo in appena otto giornate. Il responsabile di questa salvezza quasi insperata è senza dubbio Sinisa Mihajlović, che ha assunto l’incarico il 28 gennaio scorso subentrando all’esonerato Filippo Inzaghi ed è stato protagonista di una strepitosa inversione di tendenza positiva da parte della squadra felsinea. Dei 44 punti totali del Bologna, infatti, 30 sono arrivati sotto la gestione del tecnico serbo, che ha totalizzato 9 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte. L’ultima partita di campionato, ossia il trionfo sul Napoli secondo, ha confermato l’ottima tendenza dei rossoblù, che si sono salvati con varie giornate d’anticipo.

Senza molte possibilità di salvezza a metà campionato, quando ha vissuto per oltre quindici giornate al diciottesimo posto, come dimostrato anche dalle quote di Betfair, il Bologna è stato poi capace di rialzare la testa dopo l’arrivo di Mihajlović. Da grande motivatore, è riuscito a dare la spinta necessaria per una svolta epocale, esaltando una serie di calciatori grazie al suo modulo 4-2-3-1, che sovvertiva del tutto a livello tattico il 3-5-2 di Inzaghi, il quale non aveva portato ad alcun frutto. Con un ruolino di marcia da Champions League, se non da Scudetto, nelle ultime dieci partite, la truppa del tecnico serbo si è resa protagonista di un finale di stagione caratterizzato da un calcio vibrante e pieno di goal. Tra i grandi frombolieri felsinei spicca Riccardo Orsolini, che ha da poco annunciato di voler restare al Bologna dopo quanto di buono dimostrato in questa stagione. Il ventiduenne attaccante di proprietà della Juventus è stato il principale marcatore dei rossoblù con 10 reti, 2 in più di Federico Santander, centravanti paraguayano anch’egli esaltato dalla concretezza e dalla grinta di Mihajlović, che in precedenza aveva già fatto rendere alla grande altri centravanti.

Altri due uomini importanti per il Bologna di quest’anno sono stati il capitano Blerim Džemaili e il portiere Łukasz Skorupski, che vanta il record di convocazioni e di presenze. Il centrocampista svizzero e il portiere polacco sono stati due pilastri di un Bologna che ha creduto sempre nella rinascita e non si è lasciato prendere dal panico nel momento peggiore, in quella parte centrale della stagione nella quale non riusciva a prendere il volo. Le quindici partite senza vittorie dalla settima alla ventiduesima giornata ne sono state la prova. Dopo questo gran finale, al Dall’Ara tutti vogliono che Mihajlović resti, e con i tifosi anche la squadra. Per ripartire da un tecnico deciso che non si arrende mai.

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