Bologna: un nucleo di giovani ancora in attesa di esplodere

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Tomiyasu, Barrow, Schouten, Svanberg, Vignato, Dominguez, Skov Olsen. La rosa del Bologna di Sinisa Mihajlovic, arrivato sulla panchina della squadra nell’estate del 2019, è densa di giovani indubbiamente interessanti e dal sicuro valore, ma la mancanza di trascinatori più esperti e un certo ritardo con cui questi talenti stanno maturando stanno costringendo il Bologna a restare nella parte bassa della classifica, quando le aspettative sul ciclo del tecnico serbo erano indubbiamente più alte.

In una delle ultime partite disputate, il Bologna ha ospitato la capolista Milan, volenterosa di riprendersi dopo i quarti di Coppa Italia persi con l’Inter e desiderosa di confermarsi tra le favorite delle scommesse sulla Serie A per lo scudetto, come testimonia l’articolo https://extra.bet365.it/news/it/Calcio/Serie-A/il-bologna-attende-la-capolista. La sfida contro i rossoneri ha ricalcato a grandi linee quella disputata in casa di una delle contendenti al titolo della Serie A, la Juventus di Andrea Pirlo. In entrambe le partite si è resa evidente la qualità di cui sono in possesso i giovani giocatori rossoblù, a cui sembra però continuare a mancare quel quid in più che potrebbe permettere al Bologna di ottenere risultati positivi contro le big e, soprattutto, di non incappare in preoccupanti battute d’arresto contro le squadre di bassa classifica.

Il Bologna pratica infatti un gioco tecnico e piacevole, fluido e alla costante ricerca della verticalità. La mediana formata da Schouten e Svanberg, come riporta www.corrieredellosport.it/news/stadio/bologna/, con una certezza esperta come Soriano davanti a loro, è il vero fulcro della squadra: con loro due la squadra riesce a esprimere sempre ottime trame di gioco, ma troppo spesso tali trame mancano poi della dovuta concretezza sotto porta. Il principale problema della squadra emiliana è la mancanza di giocatori con diversi goal nelle gambe: Barrow, dopo un’ottima seconda parte di stagione nello scorso anno, sta denotando diverse difficoltà realizzative, che non stanno riuscendo a supplire il calante Palacio e nemmeno le altre mezze punte in rosa.

 

 

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L’unico giovane veramente in rampa di lancio, probabilmente già pronto per il salto in una squadra di maggior livello, è Tomiyasu: come evidenzia www.zerocinquantuno.it/onefootball/record-di-tuttofare-tomiyasu, il giapponese sta continuando a inanellare prestazioni difensive di altissimo livello, sia nell’uno contro uno contro gli avversari sia nella gestione del pallone, soprattutto nel gioco aereo. Nonostante sia stato spostato più volte da un ruolo più congeniale a lui quale è quello di terzino destro a centrale difensivo, il giapponese sta comunque confermando costantemente le sue qualità, all’interno di una linea difensiva che troppo spesso concede facili occasioni da goal agli avversari.

Il folto gruppo di giovani rossoblù sta dunque ritardando la propria esplosione, e probabilmente in questo senso anche il lavoro di Mihajlovic può iniziare a essere messo in discussione. Servirebbero indubbiamente alcuni puntelli di esperienza in rosa, ma l’intrinseco valore della truppa rossoblù è più alto dell’attuale quindicesimo posto in classifica, e del dodicesimo conquistato sul finire dello scorso campionato. Servono accorgimenti da parte del tecnico, e serve che altri giovani in rosa facciano prima del previsto il salto di qualità a cui molti di loro sembrano essere destinati, seguendo l’esempio del compagno Tomiyasu: i maggiori indiziati in questo senso sembrano essere Schouten e Svanberg, ma il calendario non aspetta nessuno.

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