CICLISMO – GIRO D’ITALIA: Vittoria per Gino Mader nella 6a tappa, Attila Valter in rosa

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Cosa pensava Gino Mader quando solo si involava verso il traguardo di San Giacomo? Cosa pensava quando lo vedeva quel traguardo, lo vedeva sempre più vicino, ma lo vedeva avvicinarsi sempre più lentamente. Cosa pensava mentre si girava negli ultimi metri e dietro di lui non vedeva nessuno? Pensava forse alla Parigi Nizza, a quando stava per alzare le braccia al cielo e da dietro gli sbucò Primoz Roglic, Cannibale crudele che quella vittoria gli e la scippò?

Sì pensava a quello, lo ha ammesso, ma questa volta non c’era Primoz e da dietro erano troppo in ritardo per poterlo riprendere. Ma le braccia al cielo non è riuscito ad alzarle lo stesso, troppo stanco per farlo, troppo stanco e troppo felice.

Cosa pensava Attila Valter quando ha visto di essere a poca distanza dal fenomeno Remco e di prendersi così la maglia rosa, primo Ungherese della storia del Giro d’Italia? Pensava e pensa che questo è solo l’inizio, che vuole diventare un corridore da corse a tappe ed è convinto che lo diventerà.

E con un nome così sono convinto che farà sfracelli, Attila Valter.

Cosa pensava Bernal quando è scattato ad un chilometro e mezzo dall’arrivo con il solo Ciccone subito pronto ad andarci a ruota?

È cosa pensava Ciccone quando prontamente si è portato a ruota del Colombiano non staccandosi più? E cosa pensava Ciccone quando è partito in fuga seguendo in discesa un bellissimo Bettiol?

Giulio dice di vivere alla giornata, ma ci sta pensando che se vive le giornate così potrebbe trovarsi Rosa a Milano?

Secondo me ci sta pensando.

Sempre Bernal, cosa stava pensando quando oltre Ciccone si è trovato a ruota Daniel  Martin e Remco e con un paio di scatti non riusciva a staccarli e neanche a riprendere Mader? Va veramente così forte Egan?

E se non va veramente così forte perché Simon Yates si è nuovamente staccato?

Cosa pensava Yates quando non è riuscito a tenere le ruote dei 4 davanti? Cosa pensava con il viso corrugato ma apparentemente fresco mentre andava verso il pullman?

Bluffa? È così difficile bluffare?

E cosa pensava Jai Hindley quando ai meno tre km non teneva le ruote di Egan e gli altri? E quando non riusciva neanche a tenere le ruote di un grande Gianni Moscon cosa stava pensando?

Dove è finito il Jai dell’anno scorso?

È cosa pensava Remco quando usciva di ruota e sembrava accennare uno scatto?

Pensava che a 21 anni ha tutto il tempo di scattare? Possibile una saggezza così a 21 anni?

È cosa pensava quando dopo l’arrivo non sapeva dove andare e si è trovato sotto il palco del Processo alla Tappa, durante la diretta, chiedendo indicazioni a Garzelli e Bennati?

Cosa pensava Filippo Ganna per 50 km, sotto ogni condizione meteo meno la neve, in maniche corte mentre tirava, sgranava, faceva saltare il gruppo in sottogruppi di altri sottogruppi?

Pensava che un giorno sarà meglio smettere di fare il gregario, gregarione, gregariaccio?

Speriamo di sì.

Oggi si arriva in Molise, che esiste, a Termoli.

Qualche chilometro di sali e scendi e poi solo pianura.

Sarà volata.

Fiorelli?

 

Immagini RAI

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