CALCIO – Bologna: il sogno UEFA passa anche attraverso i Diavoli di Pioli

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foto calciomercato

 

La vittoria sulla Dea e la contemporanea sconfitta della Juventus permettono al club Felsineo di portarsi ad un punto dalla zona Conference League e a cinque dall’accesso diretto all’Uefa. Tifoseria petroniana alle stelle: oltre 28 mila le presenze attese per l’arrivo dei Campioni d’Italia, quarta forza del campionato.

Un gran bel Bologna, bello davvero, quello visto a Bergamo, nel tempio di Percassi e Pagliuca (nuovo socio americano di maggioranza dall’aprile 2022) e dell’allenatore Giampiero Gasperini. Una squadra, il Bologna, che mantiene l’ottava posizione (con 43 punti) a una sola lunghezza dalla Juventus (settima e in attesa delle nuove contestazioni mosse dalla FIGC per slealtà sportiva) e a cinque dall’accesso diretto all’Uefa, oggi ad appannaggio dell’Atalanta. La Fiorentina segue i rossoblù a due punti; proprio i Viola ospitano la Dea nel prossimo turno, mentre l’Udinese, a quota 39, avrà un turno abbordabile in casa con la Cremonese. Anche per questi motivi per i Felsinei la partita contro il Milan ricopre una doppia valenza se pensiamo al difficile impegno in programma contro la Juventus, domenica 30 aprile alle ore 20:45.

In altre parole, se il Milan si gioca la Champions League, il Bologna si gioca il ritorno nel palcoscenico europeo, che manca al club e alla città da vent’anni. L’ultima volta fu in Intertoto nella stagione 2002-03 e quel Bologna allenato da Francesco Guidolin perse la finale contro il Fulham.

Da qui alla fine della stagione per il Bologna ogni partita diventa una finale, ma questa squadra oggi ha un’impronta chiara, trasmessa da Thiago Motta, allenatore appena quarantenne forgiatosi al Psg Under 19, Genoa e Spezia, prima di approdare sotto le Due Torri. Sotto la sua ala uno staff snello e molto attento, 8 in tutto, dal vice francese Alexandre Hugeux ai collaboratori tecnici Colasante, Colinet e Garcia, ai preparatori dei portieri Lozano e Dossou-Yovo per finire ai preparatori atletici Prandelli e Aiello.

Il motto di Motta: solo con il lavoro si migliora e si fa un passo avanti. Domani deve essere migliore di quello trascorso ieri. E così, strada facendo, la truppa rossoblù è cresciuta nei singoli e nel collettivo, tirando fuori un risultato dopo l’altro. Un mix di vecchia e nuova guardia ben amalgamati fra loro dal tecnico italo brasiliano, senza dimenticare l’apporto dell’Area Tecnica, diretta dal duo Giovanni Sartori-Marco Di Vaio (il primo Responsabile Tecnico, il secondo direttore sportivo) e di colui troppo spesso dimenticato: parliamo dell’ex DS Riccardo Bigon arrivato alla corte di Saputo in un momento di non facile gestione, il post Corvino, in cui bisognava fare di necessità virtù: vengono in mente soprattutto i vari Domínguez e Orsolini, Sansone e Soriano, Schouten e Soumarou, da Barrow al portiere Skorupski, tutti decisivi nel campionato in corso (ai quali si aggiungono le cessioni eccellenti, Svanberg, Tomiyasu, Skov Olsen, Theate e Hickey).

Il periodo altalenante del nuovo corso mottiano (in verità contenuto, ma quando corri per un obiettivo importante qual è la zona Uefa, l’adrenalina cresce e ogni dettaglio diventa problema) è alle spalle e con il Milan i rossoblù avranno dalla loro parte il grande pubblico, sempre presente fra le mure amica del “Renato Dall’Ara”: contro il Milan sono previste oltre 28 mila presenze e non è escluso il tutto esaurito: ma più in generale lo stadio bolognese ha già ospitato quasi 314 mila spettatori in quindici partite, con una media a gara di quasi 21 mila spettatori, numeri da grande club se consideriamo il bacino di utenza ampiamente inferiore rispetto ai club di vertice.

Al centro tecnico “Niccolò Galli” i sorrisi si sprecano e per certi versi diventa problematico tenere l’ambiente coi piedi per terra, dopo anni in cui l’emergenza ha condizionato indistintamente tutti i tesserati, a causa della pandemia e della disgraziata vicenda legata alla malattia di Mihajlovic, poi terminata con il terribile epilogo il 16 dicembre dello scorso anno.

La preparazione della squadra continua appieno ritmo nonostante le assenze persistenti di Andrea Cambiaso e Marko Arnautovic (per loro lavoro differenziato), alle quali si aggiunge quella del capitano di Roberto Soriano, fermatosi per una lesione di primo grado del legamento collaterale mediale del ginocchio destro: ergo, starà fuori almeno 5-6 settimane e difficilmente lo rivedremo in campo prima della fine della settimana. Per Soriano, peraltro, balla il rinnovo contrattuale e questo incidente di percorso non ci voleva proprio. Assente lo squalificato Orsolini. Contro il Milan non c’è alcuna pressione – afferma Motta – ma c’è l’obbligo di dare il massimo e di migliorare ogni giorno. Il refrain non cambia. Difficile da decifrare il gioco del Milan visto che cambia smesso il modo di interpretare la partita, ma dovrà essere il Bologna a giocare ad un livello intenso per tutta la partita.

L’AVVERSARIO – I Campioni d’Italia in carica come sappiamo sono quanti in classifica con 52 punti raccolti in 29 giornate: 15 vittorie, 7 pareggi e altrettante sconfitte, 48 gol fatti (secondo attacco insieme all’Inter) e 36 subiti, come Bologna ed Empoli. Altre 9 squadre hanno fatto meglio nel reparto difensivo. I rossoneri sono reduci dal match di Champions League (siamo ai quarti di finale, il ritorno si gioca il 18 aprile) giocato contro il Napoli, vinto di misura con una rete di Bennacer e con statistiche ampiamente a favore dei Partenopei. Facile affermare che il morale della Milanista è alle stelle, anche perché colta con il minor sforzo (due tiri in porta, una rete), ma molto dipenderà dalle condizioni psicofisiche in cui si presenterà a Bologna. In generale bisogna anche sottolineare come in campionato il Milan non attraversi un periodo eccelso: in parte si è rilanciato con la vittoria in casa del Napoli 4 a 0, del 2 aprile scorso, ma poi l’Empoli gli ha imposto il pari al “Meazza”: risultati altalenanti divenuti una costanza per la truppa guidata da Pioli, che ha cercato in tutti i modi di difendere il titolo (- 22 sulla capolista Napoli). Dopo essere uscita agli ottavi di finale di Coppa Italia (a vantaggio del Torino) e persa la finale di Supercoppa italiana a vantaggio dell’Inter, per il Milan l’unico obiettivo della stagione rimasto è mantenere la posizione utile per la Champions League.

Prossimi appuntamenti del Bfc nel mese di aprile

Ven 21 aprile alle 20: 45 Verona-BFC
Dom 30 aprile alle 20:45 BFC-Juventus

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