CALCIO: Bologna, tra presente e futuro

Domenica arriva la Roma affamata di Champions League e l’allenatore Motta deve rigenerare la squadra in sofferenza da due turni e reinventare la difesa, causa le assenze di Lucumi, Posh e Soumaoro. L’obiettivo ottavo posto diventa priorità per il club: le prime otto classificate sono teste di serie in Coppa Italia.

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foto eurosport

Dal sonno con il Sassuolo, lecito per entrambe le squadre per il valore della posta in palio, all’adrenalina che può causare affrontare la Roma di Mourinho: formazione impegnata su due fronti, in Europa League (ieri ha giocato contro il Bayer Leverkusen e vinto con rete del giovane Bove) e in campionato per agganciare il quarto posto, piazzamento utile per entrare nel circo della Champions League. Anche se in verità il club Capitolino culla il desiderio di vincere l’Europa League e accedere direttamente alla massima competizione europea (nel caso superi il Bayer Leverkusen in finale trova la vincente di Juventus-Siviglia).

In mezzo c’è la stanchezza in cui si trova la squadra allenata da Thiago Motta e i recenti infortuni patiti da alcuni rossoblù: dal baluardo difensivo Soumaoro (lesione al tendine rotuleo del ginocchio destro, già stato sottoposto ad intervento chirurgico a Turku, in Finlandia) al capitano Soriano (legamento collaterale mediale, fermo dal 15 aprile scorso), da Sansone (stiramento del gemello mediale destro) a Kyriakopoulos, quest’ultimo alle prese con una fastidiosa labirintite virale. A questi si aggiunge l’assenza dello squalificato Posh e di Lucumi, partito per la Colombia per la nascita del figlio.

Sulla stanchezza, a nostro avviso protagonista del finale di campionato affannoso dei rossoblù (dopo il colpaccio a Bergamo, in cinque turni tre pareggi e due sconfitte, otto gol subiti e cinque realizzate), Thiago Motta la pensa diversamente, dichiarando che i suoi giocatori non sono stanchi, tant’è che nel turno infrasettimanale di Empoli non ha praticamente cambiato nulla.

Nella conferenza stampa pre Sassuolo, alla precisa domanda sulla mancanza di concentrazione della squadra in alcuni episodi, Motta dichiara che la concentrazione viene “da buoni allenamenti”. Ergo, se ad Empoli è venuta meno la concentrazione – aggiungiamo noi – qualcosa non ha funzionato nella preparazione in vista dell’incontro in terra empolese. Motta non lo dice e non lo dirà mai apertamente che qualche atteggiamento positivo è saltato, ma tiene a sottolineare la professionalità di Posh, che dovrebbe essere presa ad esempio: “tutti devono essere così”, ma evidentemente non è facile tenere alta la concentrazione in un gruppo che ha vissuto fatti imponderabili in questa lunga e difficile stagione. Sul giocatore austriaco (cotanto di galloni Nazionali) va aperta una parentesi: non c’è dubbio che sia una delle più belle scoperte di questo campionato targato Motta: cinque reti all’attivo e due assist in 27 presenze, con oltre 2.500 minuti giocati in stagione, fra campionato (2.328′), coppa Italia e Nazionale (2 presenze, 140 minuti giocati), ma è altrettanto vero che sta accusando stanchezza e spetta all’allenatore comprendere quando sia il momento per farlo rifiatare e non attendere una squalifica.

 

 

foto bologna to day

Le dichiarazioni pre Sassuolo di Motta dicono molto di più di quello che si possa pensare – a nostro avviso -, infatti, è la prima volta che l’allenatore italo brasiliano si espone parlando dell’atteggiamento dei propri ragazzi: il sunto è questo, non tutti affrontato gli allenamenti al massimo delle loro potenzialità. Quindi, secondo quanto afferma l’allenatore felsineo, il problema è solo di concentrazione e nulla centra la stanchezza, quella invece intravista nella trasferta di Reggio Emilia. Rimane un dubbio, ma serve poco rimuginare e domenica c’è la partita contro la Roma da affrontare con il massimo rispetto. Dopo le recenti sconfitte, a Verona e ad Empoli, conquistare il fatidico ottavo posto diventa sempre più improbabile, anche se raggiungerlo è rilevante per la società e per gli stessi protagonisti in campo. L’obiettivo ottavo posto, a differenza di quanto si afferma impropriamente, ovvero che non serve a nulla, è anzitutto utile ad aggiudicarsi maggiori introiti dai diritti televisivi, oltreché ad entrare di diritto fra le teste di serie in Coppa Italia: questo significherebbe entrare in scena direttamente agli ottavi di finale evitando i tre turni eliminatori. Non ultimo il traguardino, il record di punti dell’era Saputo.

Per il Bologna non è un dettaglio di poco conto se consideriamo come il corso dei rossoblù in Coppa Italia sia stato negli anni condizionato da eliminazioni discutibili. Basti pensare alle recenti delusioni con Ternana, Spezia e Cittadella, ma se andiamo indietro nel tempo troviamo anche altre come quella subita dal Pavia. Come sappiamo, l’ultima vittoria del Bologna in Coppa Italia risale ai tempi paleolitici del 1974 (trofeo vinto ai rigori contro il Palermo, 5-4), mentre l’ultima semifinale il club felsineo l’ha raggiunta nella stagione 1998/99. Alla luce di quanto detto, superare la Roma significa continuare a coltivare un obiettivo ambizioso e superare a pieni voti il momento critico in cui versa la squadra (3 punti in 5 partite, gli stessi conquistati da Mihajlovic ad inizio stagione).

Venendo all’impegno contro la formazione diretta dal portoghese José Mourinho, abile in queste ultime ore a dribblare le voci sull’interessamento del Psg nei suoi confronti, il Bologna lo affronta alquanto rimaneggiato, ma in tempi non sospetti proprio Motta ci ha abituati a trarre, nei momenti di emergenza, il meglio dai giocatori meno utilizzati. Sotto questo aspetto il tecnico rossoblù non ha nulla da invidiare a nessun altro allenatore, al contrario deve ancora dimostrare come gestire l’organico appieno.

 La situazione in casa Bologna: anzitutto è allarme difesa visto le assenze contemporanee di Soumaoro e Posh e forse Lucumi, alle prese con qualche contusione subita contro sassolesi. Al difensore franco-maliano è già subentrato Bonifazi, buona la sua “prima” contro i neroverdi, al secondo molto probabilmente subentrerà Cambiaso dirottato dalla fascia sinistra a quella destra. In luogo di Cambiaso sarà la volta di Lykogiannis. L’alternativa a sinistra si chiama De Silvestri e tutto dipenderà dalla sua condizione fisica, visto che non gioca una partita da titolare dal lontano 2 ottobre dello scorso anno, giorno in cui i rossoblù persero 3-0 allo Juventus Stadium, mentre l’ultima apparizione in campionato risale al match di ritorno contro i bianconeri del 30 aprile scorso, durata appena tre minuti. A centrocampo Motta ha solo l’imbarazzo della scelta e tutto dipenderà se sarà fedele al suo credo sul turnover, oppure rivedrà il suo intento affidando a Medel una maglia da titolare magari in luogo di Schouten, pur essendosi allenamento bene, ha dichiarato oggi Motta. Il mediano l’olandese, da quando è rientrato dall’infortunio, ovvero dal 6 novembre scorso, ha disputato 21 partite su 22, ed è rimasto in panchina senza entrare solo con il Sassuolo nella partita dell’andata del 12 novembre scorso. Nelle 21 gare giocate è subentrato solo 4 volte. In attacco la speranza di buona parte dei tifosi e rivedere Arnautovic sin dal primo minuto, ma difficilmente Motta si discosterà dalle sue convinzioni, confermare Barrow (o rilanciare Zirzkee) e addizionare al reparto offensivo un centrocampista in più, che garantisce maggior palleggio.

I precedenti con la Roma: i giallorossi sono la squadra contro cui il Bologna ha vinto più volte in Serie A; per i rossoblù registriamo 51 successi in 149 sfide (44 pareggi e 54 vittorie per i giallorossi). Tuttavia, i rossoblù hanno ottenuto un solo successo negli ultimi cinque incroci (1 pareggio e 3 sconfitte): 1-0 il 1° dicembre 2021 (rete di Svanberg).

 

Gli impegni dei rossoblù fino a fine stagione

 Dom 14 maggio – 18:00 BFC- Roma
Dom 21 maggio – 15:00 Cremonese-BFC
Dom 28 maggio – 15:00 BFC-Napoli
Dom 4 giugno – 15:00 Lecce- BFC

Il Bologna a Rio Pusteria – Valles dal 13 al 22 luglio

Sarà Rio Pusteria – Valles (BZ) ad ospitare la preparazione estiva del Bologna in vista della prossima stagione. I rossoblù saranno infatti al lavoro nella località della Val Pusteria dal 13 al 22 luglio. Prossimamente sarà definito il programma delle gare amichevoli. Il ritiro è organizzato con la collaborazione di Dolomiti Sport Event e Ski & Almenregion Gitschberg Jochtal.

 

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