Nuovo Centro di Mobilità, a San Benedetto Val Di Sambro e Castiglione dei Pepoli al via l’indagine conoscitiva

E' finalizzata alla progettazione delle opere. Partito un sondaggio on line rivolto in particolare ai pendolari

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Castiglione dei Pepoli

Il progetto di fattibilità tecnico-economica del terzo Centro di Mobilità, finanziato dal fondo opere prioritarie del Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibile e avviato dalla Città Metropolitana, è previsto dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile della Città Metropolitana di Bologna, nell’ambito della stazione di San Benedetto Val di Sambro-Castiglione dei Pepoli per la sua qualificazione a nuova polarità a servizio del territorio nel ruolo di hub intermodale.

Il PUMS di Bologna metropolitana descrive la mobilità come una rete che integra i diversi sistemi di trasporto pubblico e i mezzi privati (auto, moto, bici…), per rendere la mobilità più sostenibile. In questa rete, i 30 Centri di Mobilità sono luoghi di interscambio e al contempo nodi urbani di qualità che rigenerano l’area intorno alle stazioni del Sistema Ferroviario Metropolitano per offrire alle persone in movimento gli spazi e i servizi di cui hanno bisogno nel passaggio da un mezzo di trasporto all’altro: parcheggi scambiatori, sosta e servizi dedicati alle biciclette (velostazioni), punti di ricarica per i mezzi elettrici, soluzioni per la mobilità condivisa e nuove connessioni per la mobilità attiva.

 

Municipio di S. Benedetto Val di Sambro

E’ per questo stato avviato, e durerà fino a lunedì 22 novembre, un sondaggio online rivolto in particolare ai pendolari – e più in generale a chi usa il treno per qualsiasi scopo – per conoscere chi sono gli utenti che si muovono nella stazione di San Benedetto e raccogliere esigenze e desiderata per il progetto in corso.

Questa prima indagine, destinata in particolare a chi prende il treno e vive la stazione, sarà seguita da una seconda dedicata ai cittadini e residenti dei Comuni di San Benedetto Val di Sambro e Castiglione dei Pepoli, dal 23/11 al 30/11, più impostata a conoscere i desiderata e la percezione delle popolazioni, allo scopo di intercettare elementi utili per la progettazione.

Maurizio Fabbri (a sn), sindaco di Castiglione dei Pepoli, e Alessandro Santoni, sindaco di S.Benedetto Val di Sambro

 

Alessandro Santoni, sindaco di San Benedetto Val di Sambro, ha spiegato che: “la mobilità è sostenibilità, ma è anche e soprattutto futuro: dobbiamo riuscire a mettere insieme entrambe queste necessità, sempre più importanti soprattutto per i territori appenninici. In questa ottica, risultano sempre più necessari ed urgenti progetti indirizzati alla creazione di sistemi integrati di mobilità volti a rendere migliore (in termini di efficacia, efficienza e velocità) la circolazione di persone. E per attrarre sempre più viaggiatori verso sistemi pubblici, migliorare le stazioni in termini di accessibilità e servizi è sicuramente un punto di partenza necessario, che è l’obiettivo di questo studio che vogliamo sviluppare assieme a chi usa quotidianamente il treno, a chi lo usa un po’ meno, ed a chi lo vorrebbe usare ma non lo fa perché non trova risposte alle proprie esigenze. Ecco per tutti una interessante ed importante opportunità di collaborazione”.

 

Maurizio Fabbri, sindaco di Castiglione dei Pepoli, ha dichiarato che: “uno dei temi più importanti da affrontare in Appennino è la mobilità. La possibilità di accedere a servizi di trasporto pubblico fa la differenza e ove le difficoltà sono maggiori tutto il territorio ne risente. Crediamo che investire per migliorare accesso e servizi del nostro centro di mobilità, ossia la stazione ferroviaria, sia strategico per il futuro. Speriamo in una partecipazione massiccia al questionario, perché è fondamentale sentire la voce di chi utilizza già il trasporto ferroviario ma anche di chi non lo fa perché non è abbastanza competitivo rispetto ai tempi che garantisce l’autostrada. Vogliamo partire da queste ragioni per individuare quali azioni sono da introdurre. Per costruire una compiuta Città Metropolitana occorre che nella mobilità al suo interno non ci siano serie A e serie B”.

 

 

 

 

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