Per Valsamoggia il 2020 è l’anno della fibra ottica

Da ottobre le offerte commerciali sul territorio che consentiranno connessioni in banda ultra larga ad abitazioni e imprese

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Saranno a disposizione a partire dal mese di ottobre, per privati cittadini e imprese di Valsamoggia, le offerte commerciali per la connessione alla fibra ottica.
L’ufficialità è stata data qualche giorno fa nel corso di un incontro al quale, oltre al Sindaco di Valsamoggia, Daniele Ruscigno, hanno partecipato anche Raffaele Donini, Vicepresidente della regione Emilia-Romagna e titolare della delega all’innovazione digitale; Gianluca Mazzini, Direttore Generale di Lepida e Massimo Molisani di Open Fiber, la società che sta realizzando l’opera.
Tutti insieme hanno fatto il punto sull’avanzamento dei lavori del “Progetto Banda Ultra Larga (BUL) in Emilia-Romagna” che ha portato l’interesse pubblico ad occuparsi delle cosiddette “zone bianche” cioè quelle parti di territorio sulle quali nessun operatore avesse già manifestato l’interesse a intervenire, sulle quali la Regione ha investito 255mln di euro (di cui una parte finanziata direttamente e una parte proveniente da fondi europei) per portare banda larga tra 30 e 100 Mbps.
 
Nel dettaglio, a Valsamoggia il progetto attualmente in fase di completamento prevedeva 4 dorsali e la posa di 126km di fibra a beneficio di oltre 8.700 abitazioni per un totale di quasi 20mila abitanti. I punti wireless ad accesso gratuito e libero (senza cioè la necessità di credenziali) sono attualmente 35.
 
“È stata una serata molto partecipata – spiega il Sindaco Daniele Ruscigno – perché il tema è di grande interesse per i nostri cittadini. All’incontro erano presenti anche alcuni operatori che hanno illustrato i listini prezzi per privati e imprese, con offerte in linea con quelle già presenti sul mercato per questo tipo di servizio. Al di là dell’interesse privato per la fibra ottica, ci tengo a sottolineare che l’intera rete rimarrà di proprietà regionale, consentendo quindi anche lo sviluppo di nuovi servizi pubblici, come, ad esempio l’ampliamento della rete wifi pubblica, la rete di videosorveglianza e il collegamento di tutte le scuole e di tutti gli edifici pubblici”.
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