Bologna in soccorso della Francia: in tempi di coronavirus e di frontiere chiuse, c’è chi continua a lavorare per garantire la sopravvivenza dei servizi essenziali nel nostro Paese e in tutta Europa. È il caso di CEA-Cooperativa Edile Appennino, realtà di Monghidoro (Bo) con filiali in Romania, Libia e Libano che, grazie alla vittoria di una gara fra importanti realtà europee, avrà il compito di riparare e consentire il ritorno alla piena operatività della diga di Kruth – Wildenstein, struttura fondamentale per tutto il tessuto produttivo della regione francese dell’Alto Reno, recentemente diventata inutilizzabile.

 

Giuseppe Salomoni

 

“Quella di Kruth – Wildensteinspiega Giuseppe Salomoni, Presidente di CEAè la diga più importante per la regione dell’Alto Reno, rifornisce energeticamente le imprese del territorio ed è fondamentale per l’irrigazione agricola di tutta la pianura sottostante. La diga, costruita negli anni ’60, ha subito negli anni dei piccoli interventi manutentivi. Un recente e repentino scivolamento dello strato di impermeabilizzazione superiore ha costretto al sostanziale svuotamento del bacino e alla necessità di un intervento massiccio di manutenzione”.

E qui è entrata in gioco CEA: la cooperativa di Calderara di Reno (BO) è una delle tre uniche realtà in Europa ad avere le competenze per gestire questo tipo di interventi grazie alla expertise garantita, a partire dal 2014, dall’acquisizione del ramo dighe della Ingegner Sarti, storico marchio italiano attivo nel settore dell’ingegneria idraulica sin dal 1950.

“CEA ha partecipato e vinto il tender internazionale bandito dalla Regione dell’Alto Reno nel 2019 – continua Salomoni – forte delle competenze acquisite negli anni e dell’esperienza maturata in lavori di analoga difficoltà. La redazione di un dettagliato piano esecutivo dei lavori e una minuziosa descrizione delle singole attività al fine di dimostrare la capacità di rispettare le stringenti tempistiche prescritte dalla Committente hanno permesso alla CEA di imporsi su competitor Europei di altissimo livello. Non è dipeso pertanto dall’aspetto economico l’affidamento dei lavori quanto dalla comprovata capacità di eseguire questi interventi in tempi ristretti e con risultati qualitativi eccellenti”.

Nell’esecuzione dei lavori saranno impiegati oltre 25 operai specializzati, supportati da uno staff tecnico di cantiere e verranno utilizzati macchinari specifici appositamente progettati per superare le difficoltà operative che questo tipo di lavorazioni comportano: carri con argani per trainare in pendenza frese stradali, finitrici, dumper e rulli, carrellini studiati per far muovere gli operai in sicurezza sul paramento e permettere interventi di dettaglio in punti precisi, e macchine per la pulizia delle superfici.

“I lavori di preparazione sono già iniziati e le prime operazioni in loco verranno eseguite nel mese di aprile – conclude Salomoni – a fine agosto invece ci sarà la virtuale seconda inaugurazione della diga che a seguito di questi interventi vivrà una vera e propria seconda giovinezza, allungando la sua vita di altri 50 anni”.

 

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