Prepariamoci

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E’ da quasi un mese che sulle nostre montagne abbiamo temperature piuttosto elevate. Oggi, tanto per esemplificare, alla quota di m 1650 vi sono 12°. All’inizio mese di Dicembre vi fu una ventata di aria fresca, fredda è un po’ eccessivo, che aveva fatto sperare in una apertura degli impianti sciatori. Mi auguro che a breve si abbiano precipitazioni nevose consistenti, non solo per il comparto sci, ma anche per le falde idriche sempre più povere. L’agricoltura è un comparto fondamentale, senza di quella non si mangia. Edotto da quanto successo il 21 Gennaio di quest’anno con una  “poderosa” nevicata di cm 50-70 , essendo in loco, era più vicina ai cm 50 che ai 70, che ha consentito di scatenare sbeffeggiamenti nei confronti dei Climatologi, confondendo il 21 Gennaio con il 21 Novembre di 60 anni fa. Dopo abbiamo tutti saputo di frequentazioni in montagna di decine e decine di migliaia di turisti. Alla luce di tale esperienza, cercherò di fare l’indovino. Poniamo che venga una nevicata di cm 40-50 . Ci verrà comunicato che saremo quasi ad 1 metro . Una nevicata epocale che servirà per portare acqua al mulino di chi definisce le seggiovie quali “Opere fondamentali” . Ne sono convinto, non per l’utilità alle popolazioni di montagna, visto che non vi è uno studio adeguato su vari parametri quali : ricadute economiche, frequentazioni, utilizzo ed altro, ma per i corposi appalti, come sottolineato da Piergiorgio Odifreddi . Ovviamente i frequentatori della montagna saranno folle oceaniche misurabili in decine di migliaia se non centinaia di migliaia. A questo proposito perché non rendere noto ai contribuenti quali siano state nel tempo le risalite con gli impianti a fune negli ultimi 35 anni, suddivise per anno, invernali ed estive. Sembra che sia più facile metter mano ai segreti della CIA che essere informati di dati che possano chiarire quale sia l’utilizzo di tali impianti. Ricordo qui che i soldi spesi in impiantistica varia provengono dalle tasche dei contribuenti cui risulta piuttosto carente il servizio sanitario , oltre ad altre manchevolezze. A mio avviso le “Opere fondamentali” per una società civile sono : Sanità, Istruzione, Servizi sociali, Trasporti . Ricordo qui che senza una istruzione adeguata, sarà difficile entrare nel mondo del lavoro oggi vista quale importanza hanno assunto : Informatica, robotica e programmazione. Questo spiega anche la fuga dei giovani dall’Appennino.
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