Commento :” Ma non possiamo aspettare 45 minuti per un taxi” . Inezie ! Arte Fiera , decido di andare ad vederla. Vado in Internet per vedere i possibili collegamenti con mezzo pubblico. Mi dice di andare in Via Ugo Bassi, abito in Via Nosadella, e lì troverò l’autobus. Mi reco in Via Ugo Basso e trovo la strada bloccata dai lavori per il tram elettrico. Ugualmente in Via dell’Indipendenza. Vado al terminale Tper all’inizio di Via delle Lame per avere informazioni. Mi dicono che non sanno nulla e di provare all’inizio di Via Marconi. Niente da fare. Chiamo la moglie che con l’auto mi porta alla Fiera. A parte la “Disorganisation”, ovvero non c’è una biglietteria automatica, siamo in ritardo di oltre 60 anni, aspetto la apertura delle biglietterie, fila compresa, del tempo di Charlot . Mi stavo dimenticando di dire che la moglie dovette ritornare a casa non essendoci un parcheggio zona Fiera. Così, dopo aver trascorso vario tempo a vedere opere d’arte, a parlare con galleristi ed artisti, decido il ritorno a casa. Mi rivolgo ad un autista degli autobus Tper per avere lumi sul ritorno. Nebbia assoluta, qualcuno mi dice che mi potrà sbarcare a porta San Donato, dopo sono cavoli miei. “Information” da terzo millennio ! In giro manco un cartello per spiegare come muoversi. Già con il computer, date le informazioni, si fa per dire, siamo rimasti al tempo di Giordano Bruno, leggere come finì . Non cito il Medioevo perché in detto periodo Bologna era avanti anni luce anche nella Democrazia rispetto ad oggi, DOCUMENTARSI ! Quindi ? Nuova telefonata alla consorte affinché mi venisse a prendere. Alla mia età, oltre 83 anni, farsi a piedi parecchi chilometri a piedi sarebbe seccante. E’ vero che il Altissimo Loco dicono di muoversi in bicicletta, anche sotto i portici, ne ho una buona esperienza essendo stato scontrato da un ciclista a ruota libera sotto il portico di Via Nosadella, 5 ore di sala operatoria e perdita di parte delle capacità motorie. Grazie a chi di dovere, ecologicamente ! Quindi, finalmente, a casa ! Interessante l’Arte Fiera, meno gratificante la “Disinformation” e la “Disorganisation” istituzionale. La Fierà che verrà ? Non si tratta solo di Taxi…..