A seguito della dichiarazione del sindaco PD di Bologna Virginio Merola
sullo stanziamento di mezzo milione di euro per far ripulire i muri
imbrattati, interviene Simonetta Bettini, commissario cittadino della Lega
di Bologna: “Il decoro di una città è importante, ma lo è altrettanto non
buttare i soldi dei cittadini”.
“In questo senso oltre a ripulire i muri sporchi bisogna vigilare ed essere
severi con chi viene sorpreso a sporcare,”– prosegue Bettini-“altrimenti si
fa solo un favore agli imbrattatori subito pronti a ricreare degrado”.
Senza far voli pindarici, basta copiare ciò che viene praticato nei paesi limitrofi all’Italia: chi viene beccato ad imbrattar muri viene condannato IMMEDIATAMENTE a 6 (SEI) mesi di lavori socialmente utili, senza sconti e senza scusanti. Soluzione semplice, immediata e di sicuro effetto deterrente. Unico problema: lo stato comatoso della Giustizia italiana. Qui salterebbero fuori cavilli, interpretazioni, analisi metafisiche ecc. in maniera di rendere totalmente inoperativa una simile sanzione. D’altronde se non si riesce a mettere in carcere rapinatori pensare di punire degli imbrattatori è pura utopia. Un risvolto matematico sul funzionamento della Giustizia in Italia. Da parte degli addetti ai lavori, da molto tempo, si asserisce che le Leggi non vanno applicate, ma interpretate. Essendo elevato il numero degli azzeccagarbugli che danno continue interpretazioni se ne evince che le interpretazioni tendono all’infinito mentre la validità della Legge tende a zero, conseguentemente la Giustizia, che dovrebbe fondarsi sulle Leggi, se queste tendono a zero anche la Giustizia tenderà a zero, e si vede.