Completati gli interventi di manutenzione arborea sul Bacino fiume Reno

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La manutenzione dei boschi lungo i fiumi è finalizzata alla riduzione del rischio idraulico a difesa della pubblica incolumità in aree urbane. Investiti 500 mila euro.

Si sono conclusi nel Bolognese gli interventi di manutenzione arborea lungo le principali aste fluviali del fiume Reno, compreso i rii minori, per un importo di 500 mila euro.

I lavori di manutenzione arborea sono stati previsti dal “Piano Nazionale contro il Dissesto Idrogeologico” (D.P.C.M. del 15 settembre 2015) e per quanto riguarda lo stralcio relativo al bacino del fiume Reno, si è operato lungo il confine modenese (intervenendo sui torrenti Samoggia, Lavino, Ghiaia e corsi d’acqua di quarto ordine), sull’Area Metropolitana Bolognese, interessando i territori bagnati dal Reno nei comuni di Bologna, Casalecchio di Reno, Marzabotto, Monte San Pietro, Sasso Marconi e Zola Predosa, fino a lambire le provincie di Forlì-Cesena e Ravenna, vale a dire sui fiumi Senio, Santerno e Sillaro.

Monte San Pietro (BO), albero su cavo elettrico torrente LavinoIl taglio delle piante arboree spontanee è svolto allo scopo di ridurre il rischio idraulico a difesa della pubblica incolumità, in aree urbane e periurbane. Molte tra le specie presenti lungo i nostri fiumi possono infatti schiantarsi o perdere parti della chioma a causa di un clima avverso (vento, neve, pioggia, scalzamento per erosione laterale delle sponde), sempre più frequente nei giorni nostri. Per essere chiari, la caduta in alveo di piante mature, oltre a innescare fenomeni erosivi delle sponde o veri e propri sbarramenti, provoca spesso il trasporto a valle dei tronchi durante gli eventi di piena con conseguente rischio idraulico e infrastrutturale.

Le nevicate e il forte vento possono inoltre causare l’improvvisa caduta di alberi quasi sempre di notevole sviluppo e dimensioni. Per cui in genere i danni si manifestano sia con sradicamenti che con la rottura del fusto o di una parte della chioma, causando un rischio serio per la pubblica incolumità o per l’ostruzione degli alvei specialmente in prossimità di infrastrutture, come i corsi d’acqua (nelle zone pedecollinare e di alta pianura) e i manufatti quali strade, ponti e fabbricati in genere.

Monte San Pietro (BO), intervento sul torrente LavinoL’ampia estensione della rete viaria e la crescita di infrastrutture antropiche (parcheggi, cavi aerei, edifici, e così via) lungo aree a confine con i corsi d’acqua anche in relazione al diffuso e progressivo invecchiamento dei boschi ripari, rende il rischio connesso alla caduta di piante o di parti di chioma in aree fruite o di passaggio assai elevato.

Le problematiche di questo tipo sono note ai tecnici dell’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile (Servizio Sicurezza Territoriale e Protezione Civile di Bologna) in quanto segnalate dagli stessi cittadini o dagli Enti locali, e man mano sono risolte grazie alla collaborazione con gli Uffici comunali e in armonia con i vincoli ambientali presenti. Infatti, i lavori hanno previsto per lo più cantieri mobili a moderato impatto privilegiando una modalità di intervento a bassa automazione (prevalente uso di motosega ed esbosco con verricello forestale) al fine di evitare per quanto possibile danni agli ambienti forestali circostanti ed evitando periodi di particolare vulnerabilità per la fauna minore.

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