CALCIO: Bologna, pesante sconfitta a Bergamo

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Foto fantacalcio

I rossoblù in partita per venti minuti, cedono alla superpotenza lombarda. L’espulsione di Schouten nel secondo tempo avvia la goleada della Dea
Il Bologna bellino che non balla lo abbiamo visto anche a Bergamo. Bellino a metà se guardiamo come i nerazzurri hanno regolato questa partita che vale il secondo posto in classifica.
L’Atalanta di Gasperini – non la scopriamo di certo ora – è una delle più belle realtà del calcio Italiano. La “provinciale” che dà lezioni alle Big (che hanno fatturati inarrivabili e invidiabili) non è più una novità. Il Bologna lo conosciamo e compete per ben altre posizioni.
A Bergamo arriva un Bologna rimaneggiato – va detto, in panchina siedono tre primavera, uno addirittura quindicenne – e nonostante ciò i primi venti minuti se li gioca a viso aperto. Venti minuti, dicevamo, un tiretto di Svanberg parato a terra e due belle occasione del nazionale danese Skov Olsen, entrambe neutralizzate ottimamente dal portiere bolognese Gollini. Poi il buio totale.
L’Atalanta corre per il secondo posto e i tre punti se le prende senza tanti patemi: basta accendere il motore da Formula 1 e innescare il turbo. Le conclusioni verso la porta felsinea si sprecano e la Dea trova la via del gol con Malinovskyi, uno dei migliori in campo. Raddoppia Muriel su rigore per fallo di Danilo ai danni di Romero. Alla fine della prima frazione di gioco siamo già a 19 tiri complessivi della Dea contro i 5 dei felsinei, in porta sono 7 a 2. Numeri da extraterrestri. Altro che Superlega.
Eppure il Bologna giochicchia, ma l’avversario è di altra categoria, potente e aggressivo e soprattutto ha fame di ergersi come seconda realtà del campionato italiano. L’uscita ai quarti di finale in Champion League testimonia una annata straordinaria. Chapeau.
Nel secondo tempo l’Atalanta è sempre là davanti e Schouten l’agevola con un fallaccio su Romero: piede teso sul ginocchio. Il ravennate Fabbri lo punisce. L’Atalanta si piazza davanti alla porta rossoblù e gioca contro una squadra fantasma penalizzata oltremodo dall’inferiorita’ numerica. Freuler, Zapata e Miranchuk completano l’opera e Danilo nel finale evita il sesto gol salvando sulla linea di porta.
La classifica. A cinque giornate dal termine del campionato, in chiave Bologna tutto ancora può succedere. Il Bologna rimane a 38 punti ed è scavalcato dall’Udinese, vincente con il Benevento. Perde quindi terreno, ma la corsa al nono e decimo posto è ancora tutta aperta. La Sampdoria è a 42 punti (perdente con il Sassuolo), Verona a 41 (ha perso con l’Inter), Udinese a 39. Poco sotto troviamo anche il Genoa di Ballardini a 37 che ha numeri per potersi giocare le suddette posizioni. Dando per scontato che il Sassuolo, a 52 punti, abbia ormai blindato l’ottava posizione e anzi insidia a ragion veduta la sesta posizione attualmente abitata dalla Roma (55), fermato dal Cagliari.
Nel match contro la Fiorentina, domenica alle ore 15, vedremo se la squadra di Mihajlovic avrà ancora energie da spendere dopo l’umiliazione di Bergamo. Non sarà facile, ma provarci è d’obbligo. Dopo tutto è un derby.
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