Percorsi di montagna

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Qualcuno mi ha definito quale poco conoscitore della montagna e taluno quale incapace di sciare. Al fine di chiarire le mie modeste capacità sia nello scialpinismo che nello sci alpino, vi elenco alcune discese e tragitti che chiunque può benissimo fare nella zona del Corno. Iniziamo dalle più facili, fattibili con gli soli sci da discesa. Giunti con gli impianti alla cima del Corno, si devia sulla dx, si scende lungo un paginone con un roccione al centro, si percorre la dx della val di Gorgo con un continuo saliscendi su depositi morenici per arrivare alla briglia ed alla strada. Variazione sul tema: scendere dal Corno con un certo abbrivio, superare il Passo dello Strofinatoio, a quasi metà del Cornaccio, scendere sulla dx in direzione della partenza della sciovia per il lago. Vi sono salti di 2-3-4 metri da fare. Un vero sballo, basta andar forte. Andiamo nello slalom speciale. Sempre dalla cima del Corno, scendere allo Strofinatoio, poi al Cancellino. Da lì arrivare ai Monti Grossi e poi scendere per il sentiero-mulattiera che porta alla Segavecchia. Per me è uno degli slalom speciali più divertenti del mondo: 700 metri di dislivello, ostacoli da superare ogni 2 metri. Mica flessibili paletti ma coriacei faggi e vari Km di sviluppo. Arrivati alla Segavecchia potrete arrivare al Pianaccio e prendere un caffè dai Gentilini. Altro tragitto che, penso, gratifichi tutti gli sciatori. Dalla croce del Corno, scegliere uno dei canalini dei Balzi dell’Ora, scendere in diagonale verso il Passo del Vallone, quello che è tra il Corno e La Nuda e segnalato con cartello. Lì dal cartello buttarsi giù per il Vallone de Le Naspe che finisce dritto dritto alla Segavecchia. Dopo un po’ vi è alla dx un salto di 8-10 metri, se possibile, evitarlo girando sulla sx. Se poi ci si annoia dovendo saltare a dx e sx del valloncello, basta essersi portati dietro piccozza e ramponi. Fermarsi, fissare gli sci allo zaino, montare i ramponi e risalire tenendosi verso la sovrastante croce. Sopra la vegetazione deviare leggermente sulla dx (salire direttamente alla croce non è da tutti) ed arrivare a metà del crinale che porta in cima al Corno. Da lì andare in vetta e scendere per le piste. Come avete letto, sono cose alla portata di tutti.

Per lo scialpinismo mi limito ad una sola passeggiata. Partenza, sci ai piedi, dal Cavone con salita dal primo canalino del Corno, dalla cima discesa allo Strofinatoio, al Cancellino, salta al Gennaio, discesa a Porta Franca, alla Bocca del Lupo e poi giù per il Coventaggio sino alla Segavecchia e poi al Pianaccio. Attrezzatura: sci da scialpinismo comprese pelli, ramponi e piccozza. Buon divertimento.

A rivederci dinnanzi ad un bicchier di vino e buone cibarie all’antica Locanda Alpina dei Gentilini a Pianaccio

 

Ettore Scagliarini

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