Coronavirus e vaccini

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Vari mesi fa, passeggiando per il centro di Bologna con il nipotino di 1 anno 1/2 nel passeggino, fui fermato, all’angolo fra Via dell’Indipendenza e Via Montegrappa, da un signore con biro in mano vicino ad un banchetto su cui campeggiava la scritta contro l’obbligatorietà di vaccinarsi. A detto signore dissi solo di vergognarsi e me ne andai. Adesso con l’emergenza di questa pandemia per coronavirus, vorrei dire due parole ai lettori di Renonews su questa setta dei Novax, ovvero di coloro che sono contrari alle vaccinazioni.

Questi fondamentalisti, privi di qualsiasi conoscenza scientifica e statistica di problematiche connesse a determinate patologie, fanno della propria ignoranza lo strumento per raccontar bufale ed andare alla pancia di chi li ascolta. Attualmente sono in fase quiescente, data l’aria che tira, ma i fondamentalismi sono come i fiumi carsici, quelli che scorrono sotto le montagne, alla prima occasione sbottano fuori con la loro fiumana di panzane, di presunti geni delle medicine, di avvenimenti più o meno inventati successi dall’altra parte del mondo e via delirando.

Questa pandemia dovrebbe insegnare alla gente a prendere le distanze da questi santoni della stupidità. Questo coronavirus ha quella diffusione che ha e relativa mortalità grazie ad un lassismo nella ricerca proprio su tale tipologia di virus. Come ho detto, a Big Pharma non conveniva investir danari in una ricerca, allora, poco redditizia, alla sanità pubblica spendere per ricerche e studi su patologie che colpivano in gran parte il 3° mondo, sembrava una assurdità. E così il mondo sanitario e della ricerca si è trovato, come si sul dire, con le braghe calate.

Adesso, da una parte, si sta freneticamente correndo al fine sia di comprendere le modalità di attacco alle cellule da parte del coronavirus, dall’altra al fine di poter disporre di un adeguato vaccino. Statene certi, appena il vaccino sarà disponibile e si imposteranno campagne per vaccinazioni di massa, i Novax riemergeranno dai loro abissi di ignoranza cercando di far valere le loro disastrose panzane.

Quindi, questa epidemia serva da lezione, piuttosto pesante, al fine di non dare alcun credito al presente come nel futuro a personaggi e fondamentalismi accomunati da una colossale ignoranza messa al servizio di una piramidale stupidità.

 

 

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