Osservazioni sulla ridondanza

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foto Al volante

 

Perchè i cassonetti delle immondizie non funzionano e i ponti crollano

Definizione della “ridondanza” tolta dal libro “Perché gli edifici cadono” di Matthys Levy e Mario Salvadori ed. Bompiani “Essenzialmente, la ridondanza strutturale permette che i carichi siano sopportati in più di una maniera e deve essere considerata una caratteristica necessaria in ogni grande struttura”. Nel libro in questione si focalizza l’attenzione su grattacieli, ponti, viadotti ed altro di grande evidenza strutturale, ma, se andiamo anche nello spicciolo, scopriamo che, spesso, questa, che dovrebbe essere una norma esecutiva di base, viene tranquillamente disattesa, specialmente quando si tratta di lavori o opere pubbliche. Guardiamoci in giro per Bologna, quanti cassonetti per le immondizie, anche di quelli interrati, risultano inutilizzabili per la rottura di un giunto di metallo, di un tondino di acciaio che dovrebbe consentirne l’apertura a pedale ed altro. Mancanza di RIDONDANZA, in parole povere dove era necessario mettere in opera un tondino di acciaio Diam. mm 10 , come minimo, e seguendo il concetto di ridondanza=sicurezza=miglior servizio sarebbe stato opportuno impiegare un tondino di acciaio Diam. mm 14, si è utilizzato un tondino di ferro avente mm 8 di diametro se non inferiore. Se osserviamo tanti lavori pubblici scopriamo che le spallette di un ponte, dopo non molto tempo dalla costruzione, iniziano a far cadere pezzi mettendo a nudo i sottostanti fili di ferro dell’armatura. Doppia mancanza di Ridondanza : fili di ferro al posto di tondini di acciaio e molta sabbia al posto del cemento. Si arriva poi agli estremi con il crollo di ponti e con il record di un viadotto crollato 8 (otto) giorni dopo l’inaugurazione. Qui siamo in piena Ridondanza negativa, penso che i lettori abbiano da citare infiniti esempi di tale peculiarità. Vi sarebbe da sottolineare una caratteristica che neppure il mondo politico-amministrativo-burocratico ne ha sino ad oggi dato spiegazione e si tratta del perché un’opera pubblica costruita con Ridondanza negativa, finisca per costare al contribuente ben di più di quella eseguita a regola d’arte e con Ridondanza positiva . Un esempio ? 1 Km di autostrada costa, mediamente, in Europa attorno ai 16 milioni di € , mentre in Italia si arriva a 36 milioni di € per lo stesso Km . A tutt’oggi non sono riuscito a leggere una spiegazione da parte del mondo politico-amministrativo-burocratico. Mi auguro che i lettori di Renonews sappiano dare la dovuta spiegazione.

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